In questo contributo saranno messe a fuoco le determinazioni della costituzione di Cadice del 1812 che stabilivano l’incompatibilità tra il ruolo di membro del parlamento (MP) e quello di funzionario pubblico nominato dal Re o dai suoi ministri. Scopo del contributo è di mostrare come attraverso tali determinazioni i costituenti di Cadice non intendessero però portare dottrinariamente ad affermazione il principio della separazione dei poteri, e in particolare alla separazione del legislativo dall’esecutivo per sfiducia nei confronti di quest'ultimo, a differenza di quanto è stato a lungo tramandato dalla storiografia tradizionale, soprattutto di quella giuridica. La tesi dell’autrice è che essi volevano piuttosto porre le basi per un sistema parlamentare di governo, e che ritenevano di non poterlo fare senza una ridefinizione in senso moderno del rapporto tra governo e amministrazione. I costituenti avrebbero perciò agito nella convinzione che senza il sostegno attivo dell’amministrazione nessun governo costituzionale avrebbe potuto resistere alle insidie della reazione. Del resto nella stessa direzione, e cioè nella consapevolezza che fosse necessario perseguire non l’ideale della neutralità dell’amministrazione, ma invece l’ideale di una amministrazione al servizio del progetto di governo costituzionale, agirono anche i liberali prussiani del 1848.
Titolo: | Parliamentary incompatibility and anti-corruption measures in the Constitution of Càdiz |
Autori: | Manca, Anna Gianna |
Autori Unitn: | |
Titolo del volume contenente il saggio: | Las Cortes de Cadiz y la Historia Parlamentaria |
Luogo di edizione: | Cadiz |
Casa editrice: | Servicio de Publicaciones de la Universidad de Cadiz |
Anno di pubblicazione: | 2012 |
ISBN: | 9788498283884 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11572/94114 |
Appare nelle tipologie: | 02.1 Saggio su volume miscellaneo o Capitolo di libro (Essay or Book Chapter) |