Il contributo analizza i soggetti negoziali (di parte datoriale) della contrattazione collettiva nel pubblico impiego privatizzato ovvero l’ARAN e i comitati di settore profondamente rivisitati dalla c.d. riforma Brunetta (d.lgs. n. 150 del 2009). L’indagine segue il filo con-duttore delle criticità che tale riforma ha tentato di superare ed emerse in un decennio di funzionamento di quel “microcosmo soggettivo complesso” creato nel 2007: la scarsa rap-presentatività del binomio ARAN-Comitati di settore, l’incapacità dell’ARAN di assolvere al ruolo di garante della separazione tra politica e contrattazione collettiva e, infine, la pras-si “consociativa” instauratesi nei rapporti tra ARAN e sindacati. Attraverso una disamina a tutto campo di organizzazione, funzioni e prerogative dei sog-getti negoziali oggetto di indagine si arriva alla conclusione secondo cui la riforma del 2009 ha decisamente spostato il baricentro decisionale dall’asse privatistico (ARAN, Comitati di settore, sindacati rappresentativi) a quello pubblicistico attraverso un controllo diffuso di Governo e Corte dei Conti dove la prerogativa in precedenza riservata alla sola Agenzia di essere posta “sotto tutela” viene estesa, in modo strisciante, anche ai Comitati di settore.
La rappresentanza negoziale delle amministrazioni pubbliche e i comitati di settore / Brun, Stefania. - STAMPA. - (2013), pp. 183-214.
La rappresentanza negoziale delle amministrazioni pubbliche e i comitati di settore
Brun, Stefania
2013-01-01
Abstract
Il contributo analizza i soggetti negoziali (di parte datoriale) della contrattazione collettiva nel pubblico impiego privatizzato ovvero l’ARAN e i comitati di settore profondamente rivisitati dalla c.d. riforma Brunetta (d.lgs. n. 150 del 2009). L’indagine segue il filo con-duttore delle criticità che tale riforma ha tentato di superare ed emerse in un decennio di funzionamento di quel “microcosmo soggettivo complesso” creato nel 2007: la scarsa rap-presentatività del binomio ARAN-Comitati di settore, l’incapacità dell’ARAN di assolvere al ruolo di garante della separazione tra politica e contrattazione collettiva e, infine, la pras-si “consociativa” instauratesi nei rapporti tra ARAN e sindacati. Attraverso una disamina a tutto campo di organizzazione, funzioni e prerogative dei sog-getti negoziali oggetto di indagine si arriva alla conclusione secondo cui la riforma del 2009 ha decisamente spostato il baricentro decisionale dall’asse privatistico (ARAN, Comitati di settore, sindacati rappresentativi) a quello pubblicistico attraverso un controllo diffuso di Governo e Corte dei Conti dove la prerogativa in precedenza riservata alla sola Agenzia di essere posta “sotto tutela” viene estesa, in modo strisciante, anche ai Comitati di settore.File | Dimensione | Formato | |
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