La relazione analizza una particolare risorsa sociale composta dall’insieme dei legami di solidarietà spontanea che si creano a partire dalle azioni volontarie realizzate in due comunità territoriali: la provincia di Trento e quella Treviso. Questa risorsa viene trattata come un bene pubblico e concettualizzata attraverso la nozione di “capitale sociale solidale”. Di questa risorsa vengono esaminate tre aspetti. Il primo aspetto concerne le sue specificità e la sua diffusione nelle due comunità considerate. Vengono presentati i risultati di una rilevazione delle azioni volontarie messe in atto nelle due province, che è stata realizzata attraverso una rassegna della principale stampa quotidiana locale, pubblicata nel corso di un anno. Ne emerge un quadro eterogeneo e diffuso di azioni volontarie promosse da soggetti che appartengono alle principali categorie di attori della società locale. Il secondo aspetto verte sulle origini del processo di generazione di questo tipo di capitale sociale collettivo. Sono analizzate le ragioni dei promotori delle azioni volontarie, avvalendosi a questo scopo di una serie di interviste biografiche. Ne risulta una pluralità di motivazioni, principalmente di tipo assiologico ed affettivo, che evidenziano i limiti di spiegazioni ispirate alla teoria della scelta razionale. Il terzo e ultimo aspetto si riferisce alle implicazioni teoriche della nozione di “capitale sociale solidale” per una teoria della società civile e per quella della coesione sociale. Se ne sottolinea il contributo offerto, da un lato, a certe correnti della tradizione associativa della società civile, come quella dell’azione solidale e quella comunitarista, e, dall’altro, ai modelli individualisti di tipo comunitario, in virtù del ruolo che l’impegno volontario degli individui in favore della loro comunità territoriale riveste per la coesione sociale. Un ulteriore apporto della relazione consiste nell’indicare tre possibili percorsi di ricerca che possono essere attuati a partire dai risultati conseguiti.

Il Capitale sociale solidale come bene pubblico e come risorsa integrativa: il casi delle province del Nord Est

Fraccaro, Deborah
2012-01-01

Abstract

La relazione analizza una particolare risorsa sociale composta dall’insieme dei legami di solidarietà spontanea che si creano a partire dalle azioni volontarie realizzate in due comunità territoriali: la provincia di Trento e quella Treviso. Questa risorsa viene trattata come un bene pubblico e concettualizzata attraverso la nozione di “capitale sociale solidale”. Di questa risorsa vengono esaminate tre aspetti. Il primo aspetto concerne le sue specificità e la sua diffusione nelle due comunità considerate. Vengono presentati i risultati di una rilevazione delle azioni volontarie messe in atto nelle due province, che è stata realizzata attraverso una rassegna della principale stampa quotidiana locale, pubblicata nel corso di un anno. Ne emerge un quadro eterogeneo e diffuso di azioni volontarie promosse da soggetti che appartengono alle principali categorie di attori della società locale. Il secondo aspetto verte sulle origini del processo di generazione di questo tipo di capitale sociale collettivo. Sono analizzate le ragioni dei promotori delle azioni volontarie, avvalendosi a questo scopo di una serie di interviste biografiche. Ne risulta una pluralità di motivazioni, principalmente di tipo assiologico ed affettivo, che evidenziano i limiti di spiegazioni ispirate alla teoria della scelta razionale. Il terzo e ultimo aspetto si riferisce alle implicazioni teoriche della nozione di “capitale sociale solidale” per una teoria della società civile e per quella della coesione sociale. Se ne sottolinea il contributo offerto, da un lato, a certe correnti della tradizione associativa della società civile, come quella dell’azione solidale e quella comunitarista, e, dall’altro, ai modelli individualisti di tipo comunitario, in virtù del ruolo che l’impegno volontario degli individui in favore della loro comunità territoriale riveste per la coesione sociale. Un ulteriore apporto della relazione consiste nell’indicare tre possibili percorsi di ricerca che possono essere attuati a partire dai risultati conseguiti.
2012
AISRe, Atti della XXXII Conferenza Scientifica Annuale
Roma
Associazione Italiana di Scienze Regionali (AISRe)
Fraccaro, Deborah
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