In questo contributo viene posta attenzione a tre aspetti che, in modo più o meno diretto, chiamano in causa principi morali ed etici che fanno da sfondo, o se si vuole da guida, alle relazioni verso chi sembra esprimere diversità e/o devianza e al giudizio circa la giustificazione o meno di alcuni comportamenti trasgressivi di norme sociali. In specifico i tre aspetti riguardano: a) le basi su cui ancorare la legittimazione del bene e del male: a principi chiari e assoluti, a principi talora derogabili, a circostanze del momento; b) la distanza sociale rispetto ad alcune categorie sociali di persone che evidenziano caratteri di diversità per comportamento, religione, trasgressione…; c) il livello di giustificazione di vari comportamenti in buona parte “trasgressivi” rispetto a una morale convenzionale e sovente anche rispetto ai codici legali . L’analisi è condotta a vari livelli sia sotto il profilo dei contenuti che sotto quello metodologico. Un primo livello concerne l’aspetto temporale, con un’analisi di tipo sincronico che fa riferimento ai dati del 2009 e alle variabili in grado di influenzare maggiormente posizioni, atteggiamenti e orientamenti del campione di intervistati riguardanti i tre ambiti (moralità, distanza sociale, trasgressione) sopra definiti. Un secondo livello concerne un’analisi diacronica che pone in relazione i dati attuali con quelli delle analoghe indagini dell'European Values Study (E.V.S.) sui valori degli italiani svolte nel 1981, nel 1990, nel 1999 e, in parte anche con quelli della survey "Il mutamento dei modelli di 'civismo': cittadinanza, identità e valori in Italia" rientrante nella World Values Survey (W.V.S.) del 2005 . Un terzo livello di analisi riguarda la comparazione del contesto italiano con quello europeo, resa possibile dalla disponibilità dei dati forniti dall’E.V.S. relativamente a 47 paesi del continente europeo che hanno condotto l’indagine, col medesimo questionario, tra il 2008 e il 2009. Sotto il profilo metodologico viene privilegiata un’analisi univariata e bivariata dei dati che permetta di cogliere gli aspetti più significativi degli ambiti indagati, cercando soprattutto di evidenziare tendenze nel tempo e differenze o novità nella comparazione fra contesti socio-culturali differenti.

Riferimento morale, percezione della distanza sociale, giustificazione della devianza

Bertelli, Bruno
2012-01-01

Abstract

In questo contributo viene posta attenzione a tre aspetti che, in modo più o meno diretto, chiamano in causa principi morali ed etici che fanno da sfondo, o se si vuole da guida, alle relazioni verso chi sembra esprimere diversità e/o devianza e al giudizio circa la giustificazione o meno di alcuni comportamenti trasgressivi di norme sociali. In specifico i tre aspetti riguardano: a) le basi su cui ancorare la legittimazione del bene e del male: a principi chiari e assoluti, a principi talora derogabili, a circostanze del momento; b) la distanza sociale rispetto ad alcune categorie sociali di persone che evidenziano caratteri di diversità per comportamento, religione, trasgressione…; c) il livello di giustificazione di vari comportamenti in buona parte “trasgressivi” rispetto a una morale convenzionale e sovente anche rispetto ai codici legali . L’analisi è condotta a vari livelli sia sotto il profilo dei contenuti che sotto quello metodologico. Un primo livello concerne l’aspetto temporale, con un’analisi di tipo sincronico che fa riferimento ai dati del 2009 e alle variabili in grado di influenzare maggiormente posizioni, atteggiamenti e orientamenti del campione di intervistati riguardanti i tre ambiti (moralità, distanza sociale, trasgressione) sopra definiti. Un secondo livello concerne un’analisi diacronica che pone in relazione i dati attuali con quelli delle analoghe indagini dell'European Values Study (E.V.S.) sui valori degli italiani svolte nel 1981, nel 1990, nel 1999 e, in parte anche con quelli della survey "Il mutamento dei modelli di 'civismo': cittadinanza, identità e valori in Italia" rientrante nella World Values Survey (W.V.S.) del 2005 . Un terzo livello di analisi riguarda la comparazione del contesto italiano con quello europeo, resa possibile dalla disponibilità dei dati forniti dall’E.V.S. relativamente a 47 paesi del continente europeo che hanno condotto l’indagine, col medesimo questionario, tra il 2008 e il 2009. Sotto il profilo metodologico viene privilegiata un’analisi univariata e bivariata dei dati che permetta di cogliere gli aspetti più significativi degli ambiti indagati, cercando soprattutto di evidenziare tendenze nel tempo e differenze o novità nella comparazione fra contesti socio-culturali differenti.
2012
L’ Italia nell’Europa: i valori tra persistenze e trasformazioni
Milano
FrancoAngeli
9788820405724
Bertelli, Bruno
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