Immaginare una città, ascoltarne i suoni, intravederne i colori, captare il pulsare della vita dei suoi abitanti attraverso le pagine di un libro: questa è la Lisbona che si vuole descrivere e sintetizzare in immagini a partire dai suoi innumerevoli scrittori. Gli autori contemporanei parlano di una città inquieta, di un organismo in perenne incertezza, sempre sconvolto nella sua storia da eventi traumatici: il terremoto settecentesco, il rovesciamento dittatoriale degli anni Settanta, l’Expo ’98 spaccano il tessuto della città permettendo però al tempo stesso l’evolvere della forma urbana. Nelle immagini d’autore c’è il rimpianto per una Lisbona capitale dell’Atlantico, proiettata verso le scoperte geografiche, e spazzata via in un solo colpo dalla repentina operazione di marketing urbano attuata dall’Expo ’98. Perché non lasciare l’Europa e prendere il largo come una “zattera di pietra” verso nuovi modelli di sviluppo?
Lisbona. Città dell'inquietudine
Cipriani, Laura
2003-01-01
Abstract
Immaginare una città, ascoltarne i suoni, intravederne i colori, captare il pulsare della vita dei suoi abitanti attraverso le pagine di un libro: questa è la Lisbona che si vuole descrivere e sintetizzare in immagini a partire dai suoi innumerevoli scrittori. Gli autori contemporanei parlano di una città inquieta, di un organismo in perenne incertezza, sempre sconvolto nella sua storia da eventi traumatici: il terremoto settecentesco, il rovesciamento dittatoriale degli anni Settanta, l’Expo ’98 spaccano il tessuto della città permettendo però al tempo stesso l’evolvere della forma urbana. Nelle immagini d’autore c’è il rimpianto per una Lisbona capitale dell’Atlantico, proiettata verso le scoperte geografiche, e spazzata via in un solo colpo dalla repentina operazione di marketing urbano attuata dall’Expo ’98. Perché non lasciare l’Europa e prendere il largo come una “zattera di pietra” verso nuovi modelli di sviluppo?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione