I nuovi assetti della fiscalità comunale e regionale, quali risultano dai decreti attuativi del federalismo, si caratterizzano, in conseguenza dell'esigenza di garantire il controllo dei flussi di spesa, per la centralità dei tributi istituiti e disciplinati dallo Stato il cui gettito è assegnato alle autonomie. La fiscalità municipale si impernia sull'imposta municipale propria, doppione dell'Ici, dall'aliquota più elevata in ragione del fatto che l'IMU ingloba anche l'IRPEF sui redditi dei beni immobili non locati, e sull'addizionale comunale all'Irpef, nella misura massima dello 0,8 per cento. La fiscalità regionale si impernia principalmente sull'Irap e sull'addizionale Irpef, che può arrivare a regime fino al 3 per cento. L'obiettivo è duplice: da una parte garantire al sistema tributi sufficientemente omogenei su cui innestare i meccanismi perequativi, dall'altra decentrare i poteri tributari di non irrilevante impatto che difficilmente le autonomie riusciranno a non esercitare per far fronte ai tagli contenuti nelle recenti manovre statali di rientro.
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Titolo: | L'attuazione del federalismo fiscale: profili tributari |
Autori: | Giovanardi, Andrea |
Autori Unitn: | |
Titolo del volume contenente il saggio: | Il libro dell'anno del diritto 2012 |
Luogo di edizione: | Roma |
Casa editrice: | Istituto della enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani |
Anno di pubblicazione: | 2012 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11572/91304 |
Appare nelle tipologie: | 02.1 Saggio su volume miscellaneo o Capitolo di libro (Essay or Book Chapter) |