L’esigenza di assicurare il consenso democratico all'azione dei pubblici poteri che in un disegno organizzativo semplice, come quello costruito attorno alla figura dello Stato-nazione, è soddisfatta attraverso i meccanismi della democrazia rappresentativa, può restare in parte disattesa da questi ultimi nel momento in cui il quadro istituzionale si complica ed evolve in senso pluricentrico, come adesso sta accadendo sotto la spinta di fenomeni come l’integrazione europea o la globalizzazione. Questo vale in modo specifico anche per l’amministrazione pubblica, che nel modello tradizionale centrato sulla figura dello Stato nazione riceve la propria legittimazione democratica in via indiretta, in quanto apparato esecutore di leggi adottate in modo democratico dai rappresentanti del popolo. L’evoluzione attuale del quadro dei poteri pubblici, però, determina un mutamento di contesto che rende difficoltoso continuare a ricercare nella sola democrazia rappresentativa i canali di legittimazione democratica dell’amministrazione. Per quest’ultima diventa infatti molto importante l’adozione di un metodo di governo partecipato, connotato in senso relazionale e declinato in una dimensione che va oltre quella dello Stato, relativa non tanto a un assetto multilivello, ma a un assetto multicentrico del pubblico potere. La legittimazione dell’amministrazione in questo contesto richiede dunque di valorizzare forme di esercizio della democrazia ulteriori rispetto a quella rappresentativa, come la democrazia deliberativa e, in particolare, la democrazia partecipativa. Quest’ultima assicura la possibilità di trasferire all'interno della dinamica del potere amministrativo il requisito democratico del consenso popolare alle decisioni dei poteri pubblici e crea dunque le condizioni per la legittimazione democratica dell’amministrazione anche quando questa assume un assetto policentrico e si svincola dal suo referente soggettivo, prendendo come riferimento la dinamica obiettiva delle relazioni attraverso cui il potere prende forma e si manifesta.
Democrazia partecipativa e assetto policentrico dell’organizzazione amministrativa
Bombardelli, Marco
2011-01-01
Abstract
L’esigenza di assicurare il consenso democratico all'azione dei pubblici poteri che in un disegno organizzativo semplice, come quello costruito attorno alla figura dello Stato-nazione, è soddisfatta attraverso i meccanismi della democrazia rappresentativa, può restare in parte disattesa da questi ultimi nel momento in cui il quadro istituzionale si complica ed evolve in senso pluricentrico, come adesso sta accadendo sotto la spinta di fenomeni come l’integrazione europea o la globalizzazione. Questo vale in modo specifico anche per l’amministrazione pubblica, che nel modello tradizionale centrato sulla figura dello Stato nazione riceve la propria legittimazione democratica in via indiretta, in quanto apparato esecutore di leggi adottate in modo democratico dai rappresentanti del popolo. L’evoluzione attuale del quadro dei poteri pubblici, però, determina un mutamento di contesto che rende difficoltoso continuare a ricercare nella sola democrazia rappresentativa i canali di legittimazione democratica dell’amministrazione. Per quest’ultima diventa infatti molto importante l’adozione di un metodo di governo partecipato, connotato in senso relazionale e declinato in una dimensione che va oltre quella dello Stato, relativa non tanto a un assetto multilivello, ma a un assetto multicentrico del pubblico potere. La legittimazione dell’amministrazione in questo contesto richiede dunque di valorizzare forme di esercizio della democrazia ulteriori rispetto a quella rappresentativa, come la democrazia deliberativa e, in particolare, la democrazia partecipativa. Quest’ultima assicura la possibilità di trasferire all'interno della dinamica del potere amministrativo il requisito democratico del consenso popolare alle decisioni dei poteri pubblici e crea dunque le condizioni per la legittimazione democratica dell’amministrazione anche quando questa assume un assetto policentrico e si svincola dal suo referente soggettivo, prendendo come riferimento la dinamica obiettiva delle relazioni attraverso cui il potere prende forma e si manifesta.File | Dimensione | Formato | |
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