Il saggio analizza i riferimenti alla pittura nei testi della tragedia greca. Presupposto dell’indagine è la profonda suggestione che, nel V secolo, le arti figurative e in particolare la grande pittura esercitavano sul pubblico (ma anche sugli autori) della tragedia greca. Il dialogo tra testo tragico e pittura è perciò complesso, per cui l’immagine dipinta può essere tanto evocata come un elemento della vita quotidiana degli ateniesi quanto trasformata in un doppio inquietante ed enigmatico delle figure citate o rappresentate nel dramma. Alla luce di quest’analisi si riprendono in esame anche alcuni problemi testuali relativi in particolare all’Orestea di Eschilo.
"Bella come in un dipinto": la pittura nella tragedia greca / Ieranò, Giorgio. - STAMPA. - 128:(2011), pp. 241-265.
"Bella come in un dipinto": la pittura nella tragedia greca
Ieranò, Giorgio
2011-01-01
Abstract
Il saggio analizza i riferimenti alla pittura nei testi della tragedia greca. Presupposto dell’indagine è la profonda suggestione che, nel V secolo, le arti figurative e in particolare la grande pittura esercitavano sul pubblico (ma anche sugli autori) della tragedia greca. Il dialogo tra testo tragico e pittura è perciò complesso, per cui l’immagine dipinta può essere tanto evocata come un elemento della vita quotidiana degli ateniesi quanto trasformata in un doppio inquietante ed enigmatico delle figure citate o rappresentate nel dramma. Alla luce di quest’analisi si riprendono in esame anche alcuni problemi testuali relativi in particolare all’Orestea di Eschilo.File | Dimensione | Formato | |
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