Lo studio geometrico degli spazi variamente scolpiti, affrescati, decorati dall’uomo e segnati dal tempo, specialmente se di modeste dimensioni, è l’occasione per approfondire i modi in cui le tradizionali procedure di rilievo topografico, fotogrammetrico e longimetrico si integrano tra loro e con le moderne tecniche laser scanner. La non planarità dei paramenti, la stratificazione delle superfici e la molteplicità degli elementi possono infatti essere efficacemente analizzati combinando diversi metodi di acquisizione dei dati, da applicare valutando le potenzialità di descrizione metrica dello spazio, i livelli di precisione raggiungibili nonché i tempi/costi di esecuzione. Il passaggio dall’insieme eterogeneo dei dati 3D, raccolti nella campagna di rilevamento, al modello digitale di rappresentazione e ai relativi elaborati grafici comporta poi altre riflessioni, legate al problema della semplificazione della restituzione spaziale e del suo adattamento ai criteri della comunicazione codificata, soprattutto alle scale di dettaglio. La complessità geometrica dei modelli informatizzati deve infatti tradursi in disegni e immagini finalizzati a dare risposta alle varie esigenze di ricercatori e progettisti: documentare lo stato attuale, rappresentare le analisi tematiche, redigere l’intervento di restauro; la stessa simulazione dello spazio tramite modelli virtuali, statici e dinamici, necessita meno di dati geometrici e più di informazioni utili alla raffigurazione iperrealistica degli ambienti nei loro aspetti generali.
Spazi medievali scolpiti e dipinti: misura e rappresentazione
Massari, Giovanna;Bonora, Maria Cristina;Svaldi, Katia
2010-01-01
Abstract
Lo studio geometrico degli spazi variamente scolpiti, affrescati, decorati dall’uomo e segnati dal tempo, specialmente se di modeste dimensioni, è l’occasione per approfondire i modi in cui le tradizionali procedure di rilievo topografico, fotogrammetrico e longimetrico si integrano tra loro e con le moderne tecniche laser scanner. La non planarità dei paramenti, la stratificazione delle superfici e la molteplicità degli elementi possono infatti essere efficacemente analizzati combinando diversi metodi di acquisizione dei dati, da applicare valutando le potenzialità di descrizione metrica dello spazio, i livelli di precisione raggiungibili nonché i tempi/costi di esecuzione. Il passaggio dall’insieme eterogeneo dei dati 3D, raccolti nella campagna di rilevamento, al modello digitale di rappresentazione e ai relativi elaborati grafici comporta poi altre riflessioni, legate al problema della semplificazione della restituzione spaziale e del suo adattamento ai criteri della comunicazione codificata, soprattutto alle scale di dettaglio. La complessità geometrica dei modelli informatizzati deve infatti tradursi in disegni e immagini finalizzati a dare risposta alle varie esigenze di ricercatori e progettisti: documentare lo stato attuale, rappresentare le analisi tematiche, redigere l’intervento di restauro; la stessa simulazione dello spazio tramite modelli virtuali, statici e dinamici, necessita meno di dati geometrici e più di informazioni utili alla raffigurazione iperrealistica degli ambienti nei loro aspetti generali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione