Nell’ambito di un convegno internazionale, svoltosi nel 2005 e che dopo molti anni ha fatto il punto della storiografia su aspetti politici, militari e ideologici della guerra dell’Asse, ho presentato un primo esito di una più ampia ricerca su memoria e ricezione dell’esperienza bellica nel fronte orientale in Italia e in Germania. Ricerca, che nel marzo 2012 è sfociata nella pubblicazione di una monografia intitolata Raccontare la guerra. La memoria organizzata (Milano, Bruno Mondadori, 2012). Per il saggio in oggetto ho proposto un confronto tra le fonti epistolari italiane e tedesche, concentrandomi su una serie di raccolte edite (nel caso tedesco pubblicazioni di questo tipo sono molto più numerose). Il punto di partenza intendeva verificare, alla luce di fonti apparentemente dirette, anche se sottoposte ad autocensura e comunque filtrate da curatori o scelte di tipo editoriale, se regga la differenziazione fortemente sottolineata dalla storiografia e dal senso comune; seconda tale differenziazione in Russia avrebbero combattuto due eserciti profondamente diversi, spinti da motivazioni diversificate tra l’uno e l’altro caso. Un esercito, quello germanico, fortemente ideologizzato e quello italiano invece formato da militari scarsamente motivati. I primi intrisi di pregiudizi antislavi ed antisemiti, i secondi invece simpatetici con le sofferenza della popolazione civile. Ho testato in particolare la presenza di motivi ideologici, e soprattutto di quello del razzismo e dell’anticomunismo, ma anche i complessi rapporti con la popolazione civile, i reciproci rapporti fra i due eserciti alleati, infine il dialogo con le famiglie e con il fronte interno. L’analisi compiuta mette in evidenza articolazione e complessità dei motivi rispecchiati dalle fonti epistolari, rendendo evidentemente schematica una netta distinzione valutativa. Fattori specifici e di contesto – ad esempio, l’assedio di Stalingrado – rendono le fonti epistolari fortemente diversificate. I due eserciti operanti sul fronte russo appaiono, alla luce di queste fonti, meno diversi di quanto solitamente si tenda a ritenere.
Briefe von der Ostfront: ein Vergleich deutscher und italienischer Quellen
Corni, Gustavo
2010-01-01
Abstract
Nell’ambito di un convegno internazionale, svoltosi nel 2005 e che dopo molti anni ha fatto il punto della storiografia su aspetti politici, militari e ideologici della guerra dell’Asse, ho presentato un primo esito di una più ampia ricerca su memoria e ricezione dell’esperienza bellica nel fronte orientale in Italia e in Germania. Ricerca, che nel marzo 2012 è sfociata nella pubblicazione di una monografia intitolata Raccontare la guerra. La memoria organizzata (Milano, Bruno Mondadori, 2012). Per il saggio in oggetto ho proposto un confronto tra le fonti epistolari italiane e tedesche, concentrandomi su una serie di raccolte edite (nel caso tedesco pubblicazioni di questo tipo sono molto più numerose). Il punto di partenza intendeva verificare, alla luce di fonti apparentemente dirette, anche se sottoposte ad autocensura e comunque filtrate da curatori o scelte di tipo editoriale, se regga la differenziazione fortemente sottolineata dalla storiografia e dal senso comune; seconda tale differenziazione in Russia avrebbero combattuto due eserciti profondamente diversi, spinti da motivazioni diversificate tra l’uno e l’altro caso. Un esercito, quello germanico, fortemente ideologizzato e quello italiano invece formato da militari scarsamente motivati. I primi intrisi di pregiudizi antislavi ed antisemiti, i secondi invece simpatetici con le sofferenza della popolazione civile. Ho testato in particolare la presenza di motivi ideologici, e soprattutto di quello del razzismo e dell’anticomunismo, ma anche i complessi rapporti con la popolazione civile, i reciproci rapporti fra i due eserciti alleati, infine il dialogo con le famiglie e con il fronte interno. L’analisi compiuta mette in evidenza articolazione e complessità dei motivi rispecchiati dalle fonti epistolari, rendendo evidentemente schematica una netta distinzione valutativa. Fattori specifici e di contesto – ad esempio, l’assedio di Stalingrado – rendono le fonti epistolari fortemente diversificate. I due eserciti operanti sul fronte russo appaiono, alla luce di queste fonti, meno diversi di quanto solitamente si tenda a ritenere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione