Il volume affronta lo studio dell’istituto del Difensore civico così come si è affermato all’interno dell’ordinamento italiano, a partire dal 1974 –anno di adozione della prima legge istitutiva del Difensore civico regionale, in Toscana- per giungere alla decisione del legislatore nazionale, con la legge finanziaria 2010, di “soppressione” del Difensore civico comunale. Sono state, innanzitutto, analizzate le norme regionali che hanno delineato e progressivamente perfezionato –soprattutto dopo l’entrata in vigore della disciplina sul procedimento amministrativo- il modello di difesa civica, comparandone le disposizioni in tema di definizione del ruolo svolto dall’istituto, di soggetti legittimati, di enti destinatari, di poteri di iniziativa e di intervento ed, infine, dei particolari rapporti che il Difensore civico ha con i cittadini, da un lato, e con i Consigli regionali, dall’altro. L’indagine ha poi messo a fuoco le discipline legislative nazionali che, nel corso degli anni ’90, non solo hanno potenzialmente esteso la difesa civica a tutti gli enti territoriali –attraverso il riconoscimento agli statuti comunali e provinciali della facoltà di istituire difensori civici locali- ma hanno ampliato le funzioni degli stessi Difensori civici regionali in materia di tutela del diritto di accesso, di intervento presso le amministrazioni periferiche dello Stato, di esercizio del controllo sostitutivo e del controllo eventuale di legittimità, di svolgimento di funzioni di conciliazione. Si è voluta documentare la complessa azione di garanzia e di tutela non giurisdizionale (con significativi effetti deflattivi del contenzioso amministrativo) svolta dalla difesa civica italiana, anche utilizzando il copioso materiale fornito dalle Relazioni annuali: sono gli stessi Difensori civici ad illustrare efficacemente la loro attività svolta a servizio dell’imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni sottoposte alla loro vigilanza, attività in grado di assicurare ai cittadini una valida tutela di prossimità. Il volume riporta in allegato le voci che l’A. aveva dedicato al Difensore civico tra il 1984 ed il 1996, all’interno dell’Annuario delle autonomie diretto da Sabino Cassese, in considerazione della loro oramai difficile reperibilità.
Il Difensore civico nell'ordinamento italiano: origine ed evoluzione dell'istituto / Borgonovo, Donata. - STAMPA. - 89:(2010). [10.15168/11572_85706]
Il Difensore civico nell'ordinamento italiano: origine ed evoluzione dell'istituto
Borgonovo, Donata
2010-01-01
Abstract
Il volume affronta lo studio dell’istituto del Difensore civico così come si è affermato all’interno dell’ordinamento italiano, a partire dal 1974 –anno di adozione della prima legge istitutiva del Difensore civico regionale, in Toscana- per giungere alla decisione del legislatore nazionale, con la legge finanziaria 2010, di “soppressione” del Difensore civico comunale. Sono state, innanzitutto, analizzate le norme regionali che hanno delineato e progressivamente perfezionato –soprattutto dopo l’entrata in vigore della disciplina sul procedimento amministrativo- il modello di difesa civica, comparandone le disposizioni in tema di definizione del ruolo svolto dall’istituto, di soggetti legittimati, di enti destinatari, di poteri di iniziativa e di intervento ed, infine, dei particolari rapporti che il Difensore civico ha con i cittadini, da un lato, e con i Consigli regionali, dall’altro. L’indagine ha poi messo a fuoco le discipline legislative nazionali che, nel corso degli anni ’90, non solo hanno potenzialmente esteso la difesa civica a tutti gli enti territoriali –attraverso il riconoscimento agli statuti comunali e provinciali della facoltà di istituire difensori civici locali- ma hanno ampliato le funzioni degli stessi Difensori civici regionali in materia di tutela del diritto di accesso, di intervento presso le amministrazioni periferiche dello Stato, di esercizio del controllo sostitutivo e del controllo eventuale di legittimità, di svolgimento di funzioni di conciliazione. Si è voluta documentare la complessa azione di garanzia e di tutela non giurisdizionale (con significativi effetti deflattivi del contenzioso amministrativo) svolta dalla difesa civica italiana, anche utilizzando il copioso materiale fornito dalle Relazioni annuali: sono gli stessi Difensori civici ad illustrare efficacemente la loro attività svolta a servizio dell’imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni sottoposte alla loro vigilanza, attività in grado di assicurare ai cittadini una valida tutela di prossimità. Il volume riporta in allegato le voci che l’A. aveva dedicato al Difensore civico tra il 1984 ed il 1996, all’interno dell’Annuario delle autonomie diretto da Sabino Cassese, in considerazione della loro oramai difficile reperibilità.File | Dimensione | Formato | |
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