Il saggio si articola in una parte introduttiva e in uno svolgimento analitico. Nella prima parte si elabora un ragionamento sul fenomeno della circolazione dei modelli, ben noto ai comparatisti, soffermandosi sull’elaborazione progressiva di un paradigma costituzionale europeo che svolge un ruolo di omologazione delle opzioni costituzionali degli stati che adottano una nuova costituzione e delle opzioni costituenti in particolare, a maggior ragione in quegli ordinamenti che sperimentano la transizione costituzionale da una ad un’altra forma di stato; si individua in tal modo il profilo di un paradigma costituzionale europeo in relazione alla pluralità delle fonti normative e di un paradigma costituzionale europeo afferente il pluralismo delle identità, con conseguente previsione di forme di tutela delle minoranze nazionali e linguistiche. Nella seconda parte il saggio svolge una ricognizione comparata delle fonti costituzionali di Albania, Croazia, Macedonia, Montenegro e Serbia individuando la formalizzazione dei due paradigmi costituzionali europei e valutandone criticamente le differenze più significative.
La transizione nei Balcani occidentali e il paradigma costituzionale europeo: il pluralismo delle fonti e delle identità
Toniatti, Roberto
2010-01-01
Abstract
Il saggio si articola in una parte introduttiva e in uno svolgimento analitico. Nella prima parte si elabora un ragionamento sul fenomeno della circolazione dei modelli, ben noto ai comparatisti, soffermandosi sull’elaborazione progressiva di un paradigma costituzionale europeo che svolge un ruolo di omologazione delle opzioni costituzionali degli stati che adottano una nuova costituzione e delle opzioni costituenti in particolare, a maggior ragione in quegli ordinamenti che sperimentano la transizione costituzionale da una ad un’altra forma di stato; si individua in tal modo il profilo di un paradigma costituzionale europeo in relazione alla pluralità delle fonti normative e di un paradigma costituzionale europeo afferente il pluralismo delle identità, con conseguente previsione di forme di tutela delle minoranze nazionali e linguistiche. Nella seconda parte il saggio svolge una ricognizione comparata delle fonti costituzionali di Albania, Croazia, Macedonia, Montenegro e Serbia individuando la formalizzazione dei due paradigmi costituzionali europei e valutandone criticamente le differenze più significative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione