1. In questo ultimo decennio il forte aumento degli scioglimenti delle unioni in Italia, molte delle quali con figli minori, mette in luce l’importanza di un fenomeno, prima marginale ma ora sempre più centrale, relativo agli effetti delle separazioni dei genitori sui comportamenti, sugli atteggiamenti e sulla personalità dei figli. La letteratura internazionale documenta corsi e condizioni di vita significativamente diversi tra figli di genitori separati/divorziati e figli cresciuti in unioni stabili. La gran parte degli studi, ad esempio, rileva la presenza di un rischio povertà assai superiore, percorsi scolastici maggiormente accidentati, comportamenti sessuali precoci, tendenza ad anticipare l’autonomia dai genitori e la creazione di nuove famiglie, maggiore esposizione allo scioglimento delle unioni. Alcune ricerche hanno poi mostrato come i figli provenienti da famiglie separate, rispetto ai loro coetanei che vivono in famiglie intatte presenterebbero più frequentemente sintomi depressivi, dipendenza da sostanze e comportamenti trasgressivi. 2. Pur se vi sono aspetti controversi e non tutte le analisi sono concordi nel sostenere la persistenza di differenze significative, soprattutto nel lungo periodo, tra i due gruppi di giovani presi comparativamente in considerazione, risalta nel quadro generale delle indagini e degli studi l’assenza di informazioni sugli eventuali effetti dell’instabilità familiare su valori, orientamenti, atteggiamenti, ovvero su tutti quegli elementi immateriali - influenzati dai processi socializzativi - che rivestono un ruolo importante nella determinazione dei caratteri identitari del giovane. 3. Il lavoro presentato ha messo a confronto due sottogruppi di giovani l’uno caratterizzato dall’aver vissuto l’esperienza della separazione e/o del divorzio dei genitori e l’altro dall’appartenere invece ad una famiglia unita, in cui sono presenti entrambi i membri della coppia parentale. Lo scopo dell’analisi era individuare eventuali differenze nei modelli culturali di riferimento, negli orientamenti valoriali, negli atteggiamenti nei confronti del presente e del futuro oltre che nel grado di soddisfazione per la propria esistenza. La base dati, fornita dalla sesta indagine dell’Istituto Iard sulla condizione giovanile (2004), è costituita da un campione nazionale rappresentativo dei nati tra il 1970-1989. 4. Le analisi condotte su un ampio set di variabili suggeriscono che l’esperienza della separazione dei genitori ha conseguenze significative su valori, atteggiamenti e identità dei giovani. I risultati dell’applicazione dei modelli, al netto di effetti di disturbo legati ad eventuali differenze della famiglia di origine e ad alcune differenze degli stessi giovani – mostrano che i figli di separati risultano più individualisti, più sganciati dal sistema di valori collettivamente condiviso e meno animati da tensioni etiche tradizionali. Per contro, sembrano più attenti a valori di achivement “personali” quali il guadagno e la carriera. Tale approccio relativamente meno idealista dei figli di separati si ripercuote anche sul modo di interpretare la coppia che è concepita come più facilmente soggetta a scioglimento, meno costruita sulla fedeltà e più fondata sull’intesa sessuale. Non emergono invece differenze di atteggiamento nei confronti dei ruoli di genere. Con l’utilizzo dei modelli non viene confermata infine l’ipotesi – che sembrava delinearsi dalle analisi descrittive – che i figli di separati fossero più orientati ad un maggiore indipendenza e riconoscimento di sé. I risultati ci dicono invece che si tratta di giovani con maggiori difficoltà sul piano emotivo e con meno strumenti relazionali da mettere in gioco. E questo sembra riverberarsi in negativo sulla soddisfazione per la loro vita. 5. In sintesi, sembrerebbe che l’esperienza della separazione dei genitori possa aver indebolito nei figli alcune certezze, con la conseguenza di renderli più fragili e insoddisfatti. Se ciò dovesse essere confermato da ulteriori approfondimenti si potrebbe concludere che il crescente aumento delle separazioni nel nostro Paese mette in atto processi di tipo valoriale e psicologico tra le generazioni dei figli che non possono non avere conseguenze sui loro destini e sui loro comportamenti (in particolare quelli familiari) e dunque sulla società italiana del prossimo futuro.

Effetti della separazione su valori. norme e identità dei figli di separati

Buzzi, Carlo;Sartori, Francesca;
2008-01-01

Abstract

1. In questo ultimo decennio il forte aumento degli scioglimenti delle unioni in Italia, molte delle quali con figli minori, mette in luce l’importanza di un fenomeno, prima marginale ma ora sempre più centrale, relativo agli effetti delle separazioni dei genitori sui comportamenti, sugli atteggiamenti e sulla personalità dei figli. La letteratura internazionale documenta corsi e condizioni di vita significativamente diversi tra figli di genitori separati/divorziati e figli cresciuti in unioni stabili. La gran parte degli studi, ad esempio, rileva la presenza di un rischio povertà assai superiore, percorsi scolastici maggiormente accidentati, comportamenti sessuali precoci, tendenza ad anticipare l’autonomia dai genitori e la creazione di nuove famiglie, maggiore esposizione allo scioglimento delle unioni. Alcune ricerche hanno poi mostrato come i figli provenienti da famiglie separate, rispetto ai loro coetanei che vivono in famiglie intatte presenterebbero più frequentemente sintomi depressivi, dipendenza da sostanze e comportamenti trasgressivi. 2. Pur se vi sono aspetti controversi e non tutte le analisi sono concordi nel sostenere la persistenza di differenze significative, soprattutto nel lungo periodo, tra i due gruppi di giovani presi comparativamente in considerazione, risalta nel quadro generale delle indagini e degli studi l’assenza di informazioni sugli eventuali effetti dell’instabilità familiare su valori, orientamenti, atteggiamenti, ovvero su tutti quegli elementi immateriali - influenzati dai processi socializzativi - che rivestono un ruolo importante nella determinazione dei caratteri identitari del giovane. 3. Il lavoro presentato ha messo a confronto due sottogruppi di giovani l’uno caratterizzato dall’aver vissuto l’esperienza della separazione e/o del divorzio dei genitori e l’altro dall’appartenere invece ad una famiglia unita, in cui sono presenti entrambi i membri della coppia parentale. Lo scopo dell’analisi era individuare eventuali differenze nei modelli culturali di riferimento, negli orientamenti valoriali, negli atteggiamenti nei confronti del presente e del futuro oltre che nel grado di soddisfazione per la propria esistenza. La base dati, fornita dalla sesta indagine dell’Istituto Iard sulla condizione giovanile (2004), è costituita da un campione nazionale rappresentativo dei nati tra il 1970-1989. 4. Le analisi condotte su un ampio set di variabili suggeriscono che l’esperienza della separazione dei genitori ha conseguenze significative su valori, atteggiamenti e identità dei giovani. I risultati dell’applicazione dei modelli, al netto di effetti di disturbo legati ad eventuali differenze della famiglia di origine e ad alcune differenze degli stessi giovani – mostrano che i figli di separati risultano più individualisti, più sganciati dal sistema di valori collettivamente condiviso e meno animati da tensioni etiche tradizionali. Per contro, sembrano più attenti a valori di achivement “personali” quali il guadagno e la carriera. Tale approccio relativamente meno idealista dei figli di separati si ripercuote anche sul modo di interpretare la coppia che è concepita come più facilmente soggetta a scioglimento, meno costruita sulla fedeltà e più fondata sull’intesa sessuale. Non emergono invece differenze di atteggiamento nei confronti dei ruoli di genere. Con l’utilizzo dei modelli non viene confermata infine l’ipotesi – che sembrava delinearsi dalle analisi descrittive – che i figli di separati fossero più orientati ad un maggiore indipendenza e riconoscimento di sé. I risultati ci dicono invece che si tratta di giovani con maggiori difficoltà sul piano emotivo e con meno strumenti relazionali da mettere in gioco. E questo sembra riverberarsi in negativo sulla soddisfazione per la loro vita. 5. In sintesi, sembrerebbe che l’esperienza della separazione dei genitori possa aver indebolito nei figli alcune certezze, con la conseguenza di renderli più fragili e insoddisfatti. Se ciò dovesse essere confermato da ulteriori approfondimenti si potrebbe concludere che il crescente aumento delle separazioni nel nostro Paese mette in atto processi di tipo valoriale e psicologico tra le generazioni dei figli che non possono non avere conseguenze sui loro destini e sui loro comportamenti (in particolare quelli familiari) e dunque sulla società italiana del prossimo futuro.
2008
Instabilità familiare: aspetti causali e conseguenze demografiche, economiche e sociali
Roma
Bardi
9788821809972
Buzzi, Carlo; F., Ongaro; Sartori, Francesca; S., Mazzucco
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