L’art. 31 l. 4 novembre 2010, n. 183 ha innovato profondamente la disciplina della conciliazione e dell’arbitrato nelle controversie di lavoro prevista agli artt. 410 ss. c.p.c. Da un lato, viene uniformato per entrambi i settori dell’impiego pubblico e privato il regime normativo del tentativo di conciliazione, reso ora facoltativo, tranne che nel settore delle controversie in materia di certificazione dei contratti. Inoltre, vengono notevolmente diversificati i tipi di arbitrato cd. Irrituale di lavoro di fonte legislativa, accomunati solo dall’esito, dato da un lodo avente efficacia contrattuale ma idoneo a ricevere i crismi dell’esecutività con l’exequatur del Tribunale. Al contempo, la contrattazione collettiva recupera uno spazio normativo per l’arbitrato sindacale, non più inciso dai limiti imposti dal previgente art. 412-ter c.p.c. La nuova disciplina, entrata in vigore il 24 novembre 2010, non è assistita da alcuna normativa transitoria: sulle non poche questioni di diritto intertemporale che si pongono si è soffermata la circolare ministeriale del 25 novembre 2010, che affronta tra gli altri aspetti la problematica attinente alla decadenza delle commissioni presso le Dpl e dei collegi ex artt. 65-66 d. lgs. 165/2001 nel settore pubblico, facendo a tratti applicazione del principio tempus regit processum anche al procedimento conciliativo.
Arbitrato in materia di lavoro
Muroni, Raffaella
2010-01-01
Abstract
L’art. 31 l. 4 novembre 2010, n. 183 ha innovato profondamente la disciplina della conciliazione e dell’arbitrato nelle controversie di lavoro prevista agli artt. 410 ss. c.p.c. Da un lato, viene uniformato per entrambi i settori dell’impiego pubblico e privato il regime normativo del tentativo di conciliazione, reso ora facoltativo, tranne che nel settore delle controversie in materia di certificazione dei contratti. Inoltre, vengono notevolmente diversificati i tipi di arbitrato cd. Irrituale di lavoro di fonte legislativa, accomunati solo dall’esito, dato da un lodo avente efficacia contrattuale ma idoneo a ricevere i crismi dell’esecutività con l’exequatur del Tribunale. Al contempo, la contrattazione collettiva recupera uno spazio normativo per l’arbitrato sindacale, non più inciso dai limiti imposti dal previgente art. 412-ter c.p.c. La nuova disciplina, entrata in vigore il 24 novembre 2010, non è assistita da alcuna normativa transitoria: sulle non poche questioni di diritto intertemporale che si pongono si è soffermata la circolare ministeriale del 25 novembre 2010, che affronta tra gli altri aspetti la problematica attinente alla decadenza delle commissioni presso le Dpl e dei collegi ex artt. 65-66 d. lgs. 165/2001 nel settore pubblico, facendo a tratti applicazione del principio tempus regit processum anche al procedimento conciliativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione