Abitare la città: dalla casa al paesaggio urbano

Per ogni progetto dell’abitare, risulta indispensabile la definizione di uno scenario capace di immaginare il “luogo” nel quale esso si colloca. Questo quadro di riferimento deve tornare ad essere la città, luogo della massima complessità, dove il tema dello “spazio domestico” fluttua continuamente nel tema dell’urbano, privato e pubblico si confondono. Il problema dell’abitare collettivo, perché di questo si tratta, consiste soprattutto nell’individuare gli elementi con i quali innescare un processo di identificazione tra individuo e spazio urbano. E’ la ricerca di un nuovo rapporto tra il progetto della residenza e il progetto urbano, tra le forme di composizione nella città densa, di origine storica, e le nuove forme dell’abitare. Il libro indaga i temi dell’housing e dell’unità abitativa, come elementi base per la realizzazione di nuovi paesaggi urbani chiaramente riconoscibili, secondo un’idea precisa di città, che è fatta di concentrazione, di unità e di varietà, nella complessità dell’insieme che la condizione urbana contemporanea richiede. Alcune realizzazioni recenti si muovono in questa direzione, aggiungendo molto, in termini di qualità di luoghi e di spazi, rispetto ai consueti progetti di edilizia residenziale. Al di là delle differenze linguistiche e tematiche, nei progetti più interessanti emergono alcuni tratti caratteristici, tra cui il ricorso a volumi elementari variamente articolati, l’essenzialità nel disegno delle piante e delle facciate, le strutture regolari e semplici, l’adattabilità degli spazi e la flessibilità degli usi, il ricorso a materiali e tecnologie più rispettose per l’ambiente. A verifica delle questioni teoriche indagate nella prima parte del libro seguono, nella seconda, le sperimentazioni progettuali condotte su un caso reale da gruppi di studenti del Corso e del Laboratorio di Architettura e Composizione architettonica, guidati da Claudia Battaino nel Corso di Laurea in Edile-Architettura dell’Università di Trento.