Nei complessi scenari che le contemporanee migrazioni internazionali compongono, l’incremento della presenza femminile costituisce uno dei più rilevanti tratti e solleva molteplici, importanti interrogativi. Delle donne migranti, in effetti, poco o nulla sappiamo. Le vediamo numerose occupare i vuoti del nostro mercato del lavoro, come colf, badanti e baby sitter, intrattenitrici, accompagnatrici e prostitute, ma ignoto è il significato da loro stesse conferito alle scelte di mobilità intraprese. Non solo: se si affacciano numerosi gli studi e le ricerche sul loro inserimento occupazionale, resta ancora nell’ombra come si differenzi l’evoluzione del processo migratorio con l’accrescersi dell’affluenza femminile e come in relazione ad esso cambino le posizioni sociali delle donne. Alla luce di un’ampia ricostruzione della letteratura scientifica sull’argomento e, soprattutto, di una ricca documentazione di ricerca - raccolta con metodi qualitativi tra donne somale e marocchine immigrate a Bologna - il libro offre in chiave femminile un’analisi ravvicinata della vicenda migratoria. Vengono così ripercorsi i primi passi delle pioniere dell’emigrazione e ricostruito come la scelta di lasciare le natie terre si sia lentamente diffusa, fino a divenire accessibile opportunità di mobilità femminile. Sono quindi dettagliatamente osservati i circuiti sociali che, dal basso, le stesse migranti tessono per sostenere e incentivare l’impresa migratoria. Ma è osservato anche in che modo le reti sociali di riferimento agiscano come trame di controllo sociale, dal carattere vincolante e spesso costrittivo. Speciale attenzione, quindi, è dedicata ad un aspetto tradizionalmente poco osservato, inerente la diversa composizione socio-demografica dei flussi, per la quale le donne sono minoranza o maggioranza numerica. Adottando questo come speciale fuoco di osservazione, vengono così fatte emergere le dinamiche latenti che a livello transnazionale sono in azione, evidenziando come queste diversamente incidono sull’andamento dei percorsi sociali delle protagoniste della ricerca.
Quando emigrano le donne. Reti e percorsi femminili della mobilità transnazionale / Decimo, Francesca. - STAMPA. - (2005).
Quando emigrano le donne. Reti e percorsi femminili della mobilità transnazionale
Decimo, Francesca
2005-01-01
Abstract
Nei complessi scenari che le contemporanee migrazioni internazionali compongono, l’incremento della presenza femminile costituisce uno dei più rilevanti tratti e solleva molteplici, importanti interrogativi. Delle donne migranti, in effetti, poco o nulla sappiamo. Le vediamo numerose occupare i vuoti del nostro mercato del lavoro, come colf, badanti e baby sitter, intrattenitrici, accompagnatrici e prostitute, ma ignoto è il significato da loro stesse conferito alle scelte di mobilità intraprese. Non solo: se si affacciano numerosi gli studi e le ricerche sul loro inserimento occupazionale, resta ancora nell’ombra come si differenzi l’evoluzione del processo migratorio con l’accrescersi dell’affluenza femminile e come in relazione ad esso cambino le posizioni sociali delle donne. Alla luce di un’ampia ricostruzione della letteratura scientifica sull’argomento e, soprattutto, di una ricca documentazione di ricerca - raccolta con metodi qualitativi tra donne somale e marocchine immigrate a Bologna - il libro offre in chiave femminile un’analisi ravvicinata della vicenda migratoria. Vengono così ripercorsi i primi passi delle pioniere dell’emigrazione e ricostruito come la scelta di lasciare le natie terre si sia lentamente diffusa, fino a divenire accessibile opportunità di mobilità femminile. Sono quindi dettagliatamente osservati i circuiti sociali che, dal basso, le stesse migranti tessono per sostenere e incentivare l’impresa migratoria. Ma è osservato anche in che modo le reti sociali di riferimento agiscano come trame di controllo sociale, dal carattere vincolante e spesso costrittivo. Speciale attenzione, quindi, è dedicata ad un aspetto tradizionalmente poco osservato, inerente la diversa composizione socio-demografica dei flussi, per la quale le donne sono minoranza o maggioranza numerica. Adottando questo come speciale fuoco di osservazione, vengono così fatte emergere le dinamiche latenti che a livello transnazionale sono in azione, evidenziando come queste diversamente incidono sull’andamento dei percorsi sociali delle protagoniste della ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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