Il 17 luglio 1245, dinanzi al Concilio radunato a Lione, Innocenzo IV rinnovò la scomunica e depose l'imperatore Federico II. La decisione del pontefice è stata diversamente interpretata dalla storiografia, divisa tra chi ha voluto ricondurre la portata e il significato della sentenza lionese all'interno di una politica di mantenimento dell'equilibrio e della divisione tra le due potestà universali e chi ha invece vi ha letto la rottura di quell'equilibrio. La dibattuta questione invita a tornare a considerare la discussione della dottrina giuridica sulla sentenza per vedere se, nel loro complesso, possano offrire ulteriori spunti di riflessione.
La deposizione di Federico II nel commento della dottrina canonistica due-trecentesca alla costituzione «Ad apostolice dignitatis» (2, VI, II14)
Marchetto, Giuliano
2008-01-01
Abstract
Il 17 luglio 1245, dinanzi al Concilio radunato a Lione, Innocenzo IV rinnovò la scomunica e depose l'imperatore Federico II. La decisione del pontefice è stata diversamente interpretata dalla storiografia, divisa tra chi ha voluto ricondurre la portata e il significato della sentenza lionese all'interno di una politica di mantenimento dell'equilibrio e della divisione tra le due potestà universali e chi ha invece vi ha letto la rottura di quell'equilibrio. La dibattuta questione invita a tornare a considerare la discussione della dottrina giuridica sulla sentenza per vedere se, nel loro complesso, possano offrire ulteriori spunti di riflessione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione