America

Nella prima fase della sua “scoperta”, l’America del Nord appare poco individuata rispetto alle parti centrali e meridionali del continente: con esse condivide le caratteristiche di controparte pura, incontaminata rispetto all’Europa, appare un mondo a sé stante, non uno in cui proiettare un autonomo progetto di sviluppo e di vita, ma semmai un’utopia a ritroso dell’età dell’oro. E’ nel corso del Settecento, in età tardo-illuministica, che “America” diviene sinonimo per Nordamerica e più precisamente, con la rivoluzione americana, di Stati Uniti. Il modello americano si carica di valenza politica, acquista caratteristiche che trasferiscono la proiezione utopica dal piano antropologico a quello sociale: al mito del buon selvaggio inizia a sovrapporsi quello della tabula rasa in cui l’America diviene scenario potenziale per la progettazione e l’edificazione di una società ideale. Atraverso questo modello passano le molte opere della letteratura tedesca che si confrontano con il “mito” america. Questo saggio ne dà conto, dalle origini fino alle soglie del secondo millennio.