Il saggio si inserisce in un volume collettaneo dedicato alle modalità di governo e di organizzazione dell’impresa sociale e prende in esame in modo specifico le molteplici relazioni che questa si trova ad avere con le amministrazioni pubbliche sia nella sua fase di avvio che più in generale nelle diverse fasi di svolgimento della sua attività. In particolare, il lavoro muove dalla constatazione di come molte delle attività svolte in rapporto con gli enti pubblici si inseriscono nell’ambito di attività di cura dell’interesse pubblico per le quali è previsto un obbligo di intervento da parte della pubblica amministrazione. In questo contesto, le relazioni che possono instaurarsi fra l’impresa sociale e la pubblica amministrazione possono essere sensibilmente diverse a seconda che quest’ultima adotti, nella logica tradizionale, un modello “bipolare” oppure un modello “multipolare” di regolazione dei rapporti. Il primo è caratterizzato dalla netta distinzione tra gli attori e tra i loro ruoli, in cui il privato opera essenzialmente come fornitore di un servizio e l’amministrazione si rivolge nei suoi confronti essenzialmente al fine di valutare la sua capacità “tecnica” al fine dell’affidamento del servizio stesso, nella prospettiva tradizionale del contracting out. Il secondo si caratterizza invece per la presenza di una logica di maggiore collaborazione e reciprocità tra i soggetti chiamati ad operare per la cura dell’interesse generale, che conduce alla creazione di un vero e proprio sistema integrato di erogazione dei servizi, in cui il privato opera non più come mero fornitore di un servizio organizzato da altri, ma come protagonista attivo nel perseguimento dell’interesse generale. Dopo avere distinto i due modelli e individuato le implicazioni di tale distinzione sul ruolo dell’impresa sociale, il saggio passa ad esaminare più nel dettaglio gli strumenti giuridici previsti dalla normativa vigente per regolare il rapporto tra pubbliche amministrazioni e imprese sociali, domostrando come gli stessi possano essere ricondotti all’uno o all’altro modello e come quindi la loro utilità e la loro efficacia, i loro vantaggi e i loro svantaggi, dipendano strettamente dal tipo di relazione che l’amministrazione vuole instaurare con i soggetti del terzo settore.

Le relazioni con le amministrazioni pubbliche

Bombardelli, Marco
2008-01-01

Abstract

Il saggio si inserisce in un volume collettaneo dedicato alle modalità di governo e di organizzazione dell’impresa sociale e prende in esame in modo specifico le molteplici relazioni che questa si trova ad avere con le amministrazioni pubbliche sia nella sua fase di avvio che più in generale nelle diverse fasi di svolgimento della sua attività. In particolare, il lavoro muove dalla constatazione di come molte delle attività svolte in rapporto con gli enti pubblici si inseriscono nell’ambito di attività di cura dell’interesse pubblico per le quali è previsto un obbligo di intervento da parte della pubblica amministrazione. In questo contesto, le relazioni che possono instaurarsi fra l’impresa sociale e la pubblica amministrazione possono essere sensibilmente diverse a seconda che quest’ultima adotti, nella logica tradizionale, un modello “bipolare” oppure un modello “multipolare” di regolazione dei rapporti. Il primo è caratterizzato dalla netta distinzione tra gli attori e tra i loro ruoli, in cui il privato opera essenzialmente come fornitore di un servizio e l’amministrazione si rivolge nei suoi confronti essenzialmente al fine di valutare la sua capacità “tecnica” al fine dell’affidamento del servizio stesso, nella prospettiva tradizionale del contracting out. Il secondo si caratterizza invece per la presenza di una logica di maggiore collaborazione e reciprocità tra i soggetti chiamati ad operare per la cura dell’interesse generale, che conduce alla creazione di un vero e proprio sistema integrato di erogazione dei servizi, in cui il privato opera non più come mero fornitore di un servizio organizzato da altri, ma come protagonista attivo nel perseguimento dell’interesse generale. Dopo avere distinto i due modelli e individuato le implicazioni di tale distinzione sul ruolo dell’impresa sociale, il saggio passa ad esaminare più nel dettaglio gli strumenti giuridici previsti dalla normativa vigente per regolare il rapporto tra pubbliche amministrazioni e imprese sociali, domostrando come gli stessi possano essere ricondotti all’uno o all’altro modello e come quindi la loro utilità e la loro efficacia, i loro vantaggi e i loro svantaggi, dipendano strettamente dal tipo di relazione che l’amministrazione vuole instaurare con i soggetti del terzo settore.
2008
Governo e organizzazione per l’impresa sociale
ROMA
Carocci
9788843047260
Bombardelli, Marco
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