Si ricostruisce il durevole rapporto instaurato con l’abbazia di Tegernsee dal presule trentino Johannes Hinderbach (+1486), rilevando come esso non manchi di concretizzarsi a livello di scambi librari. Nella biblioteca costruita da Hinderbach nel corso degli anni, infatti, figurano esemplari da lui esplicitamente ricondotti alla ‘munificenza’ della fondazione benedettina; tuttavia rapporti epistolari tra il vescovo e l’abate di Tegernsee, Konrad II Ayrischmalz suggeriscono che, a propria volta, Hinderbach abbia incentivato gli interessi umanistici della comunità grazie al dono di un esemplare del "De vita solitaria" di Basilio Magno. Individuato nel Monacense 18588, il testimone dello scritto basiliano, sottile fascicolo membranaceo compattato a una più cospicua miscellanea cartacea, conserva lo scritto in redazione palesemente analoga a quella tradita nel ms. Trento, Biblioteca Comunale W 3224, commissionato da Hinderbach stesso, come consentono di ipotizzare dettagli soprattutto codicologici. L’esemplare trentino e quello bavarese condividono lacune e lezioni peculiari che lasciano supporre un’esemplazione dal medesimo modello, rappresentato dal manoscritto Fürsterliche Thurn und Taxissche Hofbibliothek 64 di Regensburg, probabilmente accessibile al presule grazie ai plurimi contatti con la città bavarese.
Johannes Hinderbach (+1486) e l'abbazia di Tegernsee: per la tradizione manoscritta di Basilio Magno
Frioli, Donatella
2009-01-01
Abstract
Si ricostruisce il durevole rapporto instaurato con l’abbazia di Tegernsee dal presule trentino Johannes Hinderbach (+1486), rilevando come esso non manchi di concretizzarsi a livello di scambi librari. Nella biblioteca costruita da Hinderbach nel corso degli anni, infatti, figurano esemplari da lui esplicitamente ricondotti alla ‘munificenza’ della fondazione benedettina; tuttavia rapporti epistolari tra il vescovo e l’abate di Tegernsee, Konrad II Ayrischmalz suggeriscono che, a propria volta, Hinderbach abbia incentivato gli interessi umanistici della comunità grazie al dono di un esemplare del "De vita solitaria" di Basilio Magno. Individuato nel Monacense 18588, il testimone dello scritto basiliano, sottile fascicolo membranaceo compattato a una più cospicua miscellanea cartacea, conserva lo scritto in redazione palesemente analoga a quella tradita nel ms. Trento, Biblioteca Comunale W 3224, commissionato da Hinderbach stesso, come consentono di ipotizzare dettagli soprattutto codicologici. L’esemplare trentino e quello bavarese condividono lacune e lezioni peculiari che lasciano supporre un’esemplazione dal medesimo modello, rappresentato dal manoscritto Fürsterliche Thurn und Taxissche Hofbibliothek 64 di Regensburg, probabilmente accessibile al presule grazie ai plurimi contatti con la città bavarese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione