Oggetto del volume è la formazione della poesia tedesca negli ultimi quattro secoli attraverso l'acquisizione di modelli italiani in traduzione. Immagini e pensieri in versi vengono analizzati in dettaglio nelle traduzioni dei versi di Petrarca e Ariosto ad opera dei primi traduttori dell'età barocca (l'anonimo traduttore della Piazza Universale di Tomaso Garzoni, Messerschmid, Diederich von dem Werder), di Campanella (Andreae), di Marino (Brockes), di Giuseppe Gioachino Belli (Heyse, Zacher, Rock) e di Dante (George), per illustrare la difficoltà di ogni traduzione poetica, intesa come costruzione autonoma, raggiunta con il bilanciamento di metrica, metaforismo e concettualità, al fine di ottenere il risultato più vicino possibile all'originale, ovvero quello che meglio lo riesce a trasmettere in maniera approssimativa. Nel suo insieme il volume è anche una ricerca sulla traduzione quale compito infinito, ovvero come sfida continua, lanciata dall'originale al traduttore-interprete, il quale si deve far poeta nella propria lingua per competere a pari condizioni. A tal fine vengono messi in evidenza soprattutto i meriti dei traduttori tedeschi, lasciando in secondo piano sviste e incertezze, poiché i primi hanno contribuito alla nascita di talune forme poetiche in lingua tedesca. «Battafarano kann seit langem als einschlägiger Fachmann gelten. Seine 'piccola miscellanea di comparatistica e di storia della ricezione poetica' (13) - keine Monographie also, sondern eine Sammlung von Fallstudien zu den Eindeutschungen hochrangiger Lyrik aus Italien - hat ihren Wert allein schon als 'rappresentativa casistica italo-tedesca di soluzioni traduttive in versi' (13). Über die vielen Einsichten in die Charakteristika einer Gedichtübertragung hinaus darf das Buch jedoch einen übersetzungs- wie literaturwissenschaftlichen Mehrwert beanspruchen.» (Albert Meier, Germanisch-Romanische Monatsschrift) «Dieser Band bearbeitet mit viel Kenntnis und Einfühlungsvermögen eine Seite der italienisch-deutschen Übersetzungsgeschichte, die bisher in dieser Form nicht dargestellt wurde.» (Volker Kapp, Literaturwissenschaftliches Jahrbuch) «L'oculata selezione di un'esigua quantità di testo favorisce un'approfondita analisi anche degli elementi più prettamente linguistici come la resa delle metafore, le caratteristiche metriche e stilistiche, particolari strutture sintattiche nonché alcune scelte in campo lessicale, che influiscono profondamente sulla configurazione del testo tradotto.» (Laura Balbiani, L'Analisi Linguistica e Letteraria) «Eine lehrreiche Arbeit, die den Nutzen genauer vergleichender Lektüre eindrucksvoll demonstriert und - nicht zuletzt mit dem zentralen Marino-Brockes-Kap. - einen wesentlichen Beitrag zur Forschung leistet.» (Volker Meid, Germanistik) «Battafarano hat einen höchst anregungsreichen Beitrag zur italienisch-deutschen Übersetzungsgeschichte geschrieben.» (Frank-Rutger Hausmann, Informationsmittel für Bibliotheken) L'autore: Italo Michele Battafarano (Taranto 1946) ha studiato a Bari e a Münster, ha insegnato a Napoli, Bari, Kiel. Dal 1980 è professore ordinario di Lingua e letteratura tedesca, dal 1985 insegna all'università di Trento.
Dell'arte di tradur poesia: Dante, Petrarca, Ariosto, Garzoni, Campanella, Marino, Belli: analisi delle traduzioni tedesche dall'età barocca fino a Stefan George
Battafarano, Italo
2006-01-01
Abstract
Oggetto del volume è la formazione della poesia tedesca negli ultimi quattro secoli attraverso l'acquisizione di modelli italiani in traduzione. Immagini e pensieri in versi vengono analizzati in dettaglio nelle traduzioni dei versi di Petrarca e Ariosto ad opera dei primi traduttori dell'età barocca (l'anonimo traduttore della Piazza Universale di Tomaso Garzoni, Messerschmid, Diederich von dem Werder), di Campanella (Andreae), di Marino (Brockes), di Giuseppe Gioachino Belli (Heyse, Zacher, Rock) e di Dante (George), per illustrare la difficoltà di ogni traduzione poetica, intesa come costruzione autonoma, raggiunta con il bilanciamento di metrica, metaforismo e concettualità, al fine di ottenere il risultato più vicino possibile all'originale, ovvero quello che meglio lo riesce a trasmettere in maniera approssimativa. Nel suo insieme il volume è anche una ricerca sulla traduzione quale compito infinito, ovvero come sfida continua, lanciata dall'originale al traduttore-interprete, il quale si deve far poeta nella propria lingua per competere a pari condizioni. A tal fine vengono messi in evidenza soprattutto i meriti dei traduttori tedeschi, lasciando in secondo piano sviste e incertezze, poiché i primi hanno contribuito alla nascita di talune forme poetiche in lingua tedesca. «Battafarano kann seit langem als einschlägiger Fachmann gelten. Seine 'piccola miscellanea di comparatistica e di storia della ricezione poetica' (13) - keine Monographie also, sondern eine Sammlung von Fallstudien zu den Eindeutschungen hochrangiger Lyrik aus Italien - hat ihren Wert allein schon als 'rappresentativa casistica italo-tedesca di soluzioni traduttive in versi' (13). Über die vielen Einsichten in die Charakteristika einer Gedichtübertragung hinaus darf das Buch jedoch einen übersetzungs- wie literaturwissenschaftlichen Mehrwert beanspruchen.» (Albert Meier, Germanisch-Romanische Monatsschrift) «Dieser Band bearbeitet mit viel Kenntnis und Einfühlungsvermögen eine Seite der italienisch-deutschen Übersetzungsgeschichte, die bisher in dieser Form nicht dargestellt wurde.» (Volker Kapp, Literaturwissenschaftliches Jahrbuch) «L'oculata selezione di un'esigua quantità di testo favorisce un'approfondita analisi anche degli elementi più prettamente linguistici come la resa delle metafore, le caratteristiche metriche e stilistiche, particolari strutture sintattiche nonché alcune scelte in campo lessicale, che influiscono profondamente sulla configurazione del testo tradotto.» (Laura Balbiani, L'Analisi Linguistica e Letteraria) «Eine lehrreiche Arbeit, die den Nutzen genauer vergleichender Lektüre eindrucksvoll demonstriert und - nicht zuletzt mit dem zentralen Marino-Brockes-Kap. - einen wesentlichen Beitrag zur Forschung leistet.» (Volker Meid, Germanistik) «Battafarano hat einen höchst anregungsreichen Beitrag zur italienisch-deutschen Übersetzungsgeschichte geschrieben.» (Frank-Rutger Hausmann, Informationsmittel für Bibliotheken) L'autore: Italo Michele Battafarano (Taranto 1946) ha studiato a Bari e a Münster, ha insegnato a Napoli, Bari, Kiel. Dal 1980 è professore ordinario di Lingua e letteratura tedesca, dal 1985 insegna all'università di Trento.File | Dimensione | Formato | |
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