A partire da una ricognizione dei film di argomento teatrale, il saggio esplora l’immaginario cinematografico relativo al mondo degli attori e degli artisti della scena, individuando alcune tematiche ricorrenti all’interno di un corpus molto eteogeneo e suggerendo un possibile quadro generale interpretativo. Il mondo del teatro è un tema ricorrente nel cinema, dai primi cortometraggi che riprendono le performance di acrobati e giocolieri fino alle contaminazioni delle opere più recenti. I film incentrati sull’ambiente delle scene rielaborano alcuni temi cruciali: la responsabilità degli artisti in tempo di guerra, la teatralità come modello essenziale di comunicazione, il mestiere di attore come forma di vita alternativa o possibile terapia. Il teatro può essere un meccanismo impietoso, che rivela la circolarità tragica del percorso di ascesa e declino come in Eva contro Eva di Mankiewicz, oppure una risorsa, un’arte vitale capace di interagire con la teatralità dell’esistenza e della Storia come in To Be or Not To Be di Lubitsch. Le molteplici interferenze fra scena e vita rinviano al teatro come struttura profonda della realtà, mentre le conseguenze dell’immedesimazione nella parte gettano una luce inquietante sulla personalità dell’attore. Il cinema utilizza il teatro anche come strumento di un discorso metalinguistico, con una riflessione sui propri codici e linguaggi in cui i limiti delle due arti si confondono, rinviando ai concetti fondanti di rappresentazione, gioco e illusione.

Il mondo del teatro nel cinema

Pietrini, Sandra
2007-01-01

Abstract

A partire da una ricognizione dei film di argomento teatrale, il saggio esplora l’immaginario cinematografico relativo al mondo degli attori e degli artisti della scena, individuando alcune tematiche ricorrenti all’interno di un corpus molto eteogeneo e suggerendo un possibile quadro generale interpretativo. Il mondo del teatro è un tema ricorrente nel cinema, dai primi cortometraggi che riprendono le performance di acrobati e giocolieri fino alle contaminazioni delle opere più recenti. I film incentrati sull’ambiente delle scene rielaborano alcuni temi cruciali: la responsabilità degli artisti in tempo di guerra, la teatralità come modello essenziale di comunicazione, il mestiere di attore come forma di vita alternativa o possibile terapia. Il teatro può essere un meccanismo impietoso, che rivela la circolarità tragica del percorso di ascesa e declino come in Eva contro Eva di Mankiewicz, oppure una risorsa, un’arte vitale capace di interagire con la teatralità dell’esistenza e della Storia come in To Be or Not To Be di Lubitsch. Le molteplici interferenze fra scena e vita rinviano al teatro come struttura profonda della realtà, mentre le conseguenze dell’immedesimazione nella parte gettano una luce inquietante sulla personalità dell’attore. Il cinema utilizza il teatro anche come strumento di un discorso metalinguistico, con una riflessione sui propri codici e linguaggi in cui i limiti delle due arti si confondono, rinviando ai concetti fondanti di rappresentazione, gioco e illusione.
2007
Roma
Bulzoni
9788878702103
Pietrini, Sandra
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