Questo volume si propone di esplorare il nucleo fondamentale della concezione filosofico-antropologica di Susanne Langer: la nascita della coscienza simbolica nella filogenesi della specie umana. Langer intende per coscienza simbolica l’organizzazione mentale basata su rappresentazioni simboliche e strumenti linguistici; tale organizzazione dischiude all’uomo inaudite possibilità di esperienza e lo differenzia qualitativamente dagli altri animali. La coscienza simbolica è dunque un’innovazione evolutiva che, pur genealogicamente connessa alla configurazione vitale dell’animale, non è però riducibile a essa. Non a caso in Langer l’utilizzo delle categorie evolutive tradizionali è accompagnato da un profondo bisogno di riformularle per renderle più adeguate alla specificità dell’uomo. Se l’approccio antropologico di Langer è quindi principalmente cognitivo, va sottolineato però che i problemi affrontati non possono non portare a frequenti sconfinamenti nella psicoanalisi, nella psicologia e nell’etica. A questo proposito, l’autore dedica particolare attenzione alla ricostruzione langeriana dello sviluppo culturale dell’uomo e alla preoccupazione dell’autrice per l’eccessiva logicizzazione e per lo spietato disincantamento che sono propri della moderna visione del mondo.
La nascita della coscienza simbolica: l’antropologia filosofica di Susanne Langer / Brentari, Carlo. - ELETTRONICO. - 102:(2007). [10.15168/11572_60707]
La nascita della coscienza simbolica: l’antropologia filosofica di Susanne Langer
Brentari, Carlo
2007-01-01
Abstract
Questo volume si propone di esplorare il nucleo fondamentale della concezione filosofico-antropologica di Susanne Langer: la nascita della coscienza simbolica nella filogenesi della specie umana. Langer intende per coscienza simbolica l’organizzazione mentale basata su rappresentazioni simboliche e strumenti linguistici; tale organizzazione dischiude all’uomo inaudite possibilità di esperienza e lo differenzia qualitativamente dagli altri animali. La coscienza simbolica è dunque un’innovazione evolutiva che, pur genealogicamente connessa alla configurazione vitale dell’animale, non è però riducibile a essa. Non a caso in Langer l’utilizzo delle categorie evolutive tradizionali è accompagnato da un profondo bisogno di riformularle per renderle più adeguate alla specificità dell’uomo. Se l’approccio antropologico di Langer è quindi principalmente cognitivo, va sottolineato però che i problemi affrontati non possono non portare a frequenti sconfinamenti nella psicoanalisi, nella psicologia e nell’etica. A questo proposito, l’autore dedica particolare attenzione alla ricostruzione langeriana dello sviluppo culturale dell’uomo e alla preoccupazione dell’autrice per l’eccessiva logicizzazione e per lo spietato disincantamento che sono propri della moderna visione del mondo.File | Dimensione | Formato | |
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