Il mantovano Paride Ceresara (1466-1532) è, per usare un’espressione di Carlo Dionisotti, una di quelle «ombre suggestive e di remota selva» nelle quali s’imbatte chi s’avventuri nei territori, ancora non completamente esplorati, della poesia in volgare quattro-cinquecentesca dell’Italia padana. Delle Rime, recentemente riscattate all’oblio, di questo aristocratico colto ed eclettico, esemplare rappresentante della più alta e raffinata cultura cortigiana tra Quattro e Cinquecento, si è allestita un’accurata edizione critica e commentata. Nel volume, a un’introduzione storico-culturale che ricostruisce opere e giorni del Ceresara, seguono la Nota al testo e l’edizione critica, accompagnata dal commento, delle 90 rime (80 sonetti, 9 sestine, 1 canzone) che costituiscono la raccolta poetica, finora inedita, di una figura di primo piano della corte d’Isabella d’Este Gonzaga.
Rime: Paride Ceresara
Comboni, Andrea
2004-01-01
Abstract
Il mantovano Paride Ceresara (1466-1532) è, per usare un’espressione di Carlo Dionisotti, una di quelle «ombre suggestive e di remota selva» nelle quali s’imbatte chi s’avventuri nei territori, ancora non completamente esplorati, della poesia in volgare quattro-cinquecentesca dell’Italia padana. Delle Rime, recentemente riscattate all’oblio, di questo aristocratico colto ed eclettico, esemplare rappresentante della più alta e raffinata cultura cortigiana tra Quattro e Cinquecento, si è allestita un’accurata edizione critica e commentata. Nel volume, a un’introduzione storico-culturale che ricostruisce opere e giorni del Ceresara, seguono la Nota al testo e l’edizione critica, accompagnata dal commento, delle 90 rime (80 sonetti, 9 sestine, 1 canzone) che costituiscono la raccolta poetica, finora inedita, di una figura di primo piano della corte d’Isabella d’Este Gonzaga.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione