L’idea di “Slow City” è nata dallo spunto offerto dalla presenza, quest’anno (2007), di MANI FESTA - evento artistico di rilevanza europea/internazionale - che ha messo in luce, nella articolata mappa dei luoghi-evento, una città originale, situata lungo la valle dell’Adige, collegata dall’A22, multicentrica, con una grande ricchezza di natura, immersa nel paesaggio alpino, tra culture antiche e contemporanee, splendidi vigneti e vini, ottimo cibo, gente attiva e laboriosa, segni della storia e dell’arte peculiari, un sistema museale diffuso e di rango come pochi altri territori in Europa, in cui la lentezza è un pregio, una scelta, una conquista. Una lentezza che va veloce, e dunque non disdegna affatto il progresso, anzi lo sostiene, ma essendo amica dell’ambiente, dentro la natura, leggera, sostenibile. Slow City è libro che coglie l’occasione per definire un percorso culturale originale, in cui nuove politiche urbane - alternative ad una concezione fortemente antropizzante - per mezzo dell’architettura come arte urbana e civile, l’urbanistica e il progetto della città, il paesaggio e la sostenibilità si facciano espressione pubblica e partecipata per un’etica rinnovata del vivere - in equilibrio tra natura e città - volta a migliorare la condizione umana e insediativa.
SlowCity Land-scape, Ecourbanism, Strategy, Project
Scaglione, Giuseppe
2008-01-01
Abstract
L’idea di “Slow City” è nata dallo spunto offerto dalla presenza, quest’anno (2007), di MANI FESTA - evento artistico di rilevanza europea/internazionale - che ha messo in luce, nella articolata mappa dei luoghi-evento, una città originale, situata lungo la valle dell’Adige, collegata dall’A22, multicentrica, con una grande ricchezza di natura, immersa nel paesaggio alpino, tra culture antiche e contemporanee, splendidi vigneti e vini, ottimo cibo, gente attiva e laboriosa, segni della storia e dell’arte peculiari, un sistema museale diffuso e di rango come pochi altri territori in Europa, in cui la lentezza è un pregio, una scelta, una conquista. Una lentezza che va veloce, e dunque non disdegna affatto il progresso, anzi lo sostiene, ma essendo amica dell’ambiente, dentro la natura, leggera, sostenibile. Slow City è libro che coglie l’occasione per definire un percorso culturale originale, in cui nuove politiche urbane - alternative ad una concezione fortemente antropizzante - per mezzo dell’architettura come arte urbana e civile, l’urbanistica e il progetto della città, il paesaggio e la sostenibilità si facciano espressione pubblica e partecipata per un’etica rinnovata del vivere - in equilibrio tra natura e città - volta a migliorare la condizione umana e insediativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione