Da molto tempo, ormai, la dimensione spaziale dei testi narrativi è al centro dell’attenzione dei critici e dei teorici della letteratura, tanto che è ormai quasi un luogo comune il riferimento allo spatial turn avvenuto nell’ambito degli studi letterari. Diffusa è la consapevolezza che ogni racconto disegna un proprio mondo e, di conseguenza, un proprio spazio, e che questo mondo narrativo intrattiene un rapporto complesso con il mondo reale, un mondo a sua volta ambiguo e sfuggente, immaginato e ricreato da chiunque lo abiti. Sulla base di queste riflessioni, un gruppo intergenerazionale di stu- diosi di diversa provenienza e di diverse discipline ha deciso di approfondire le questioni legate alla costruzione narrativa di spazi e mondi fantastici, interrogandosi in particolare sul significato che questa costruzione assume nel rapporto di differenziazione e di opposizione nei confronti del mondo attuale. Centrali, da questo punto di vista, appaiono i concetti di utopia, distopia ed eterotopia che permettono di analizzare e interpretare testi che proiettano in un altrove spesso – ma non sempre – collocato nel futuro le speranze di una società armonica o, al contrario, l’incubo di una società alienante e oppressiva.
Luoghi dell’altrove: utopie, distopie, eterotopie / Ferrari, Fulvio. - 202:(2025). [10.15168/11572_468677]
Luoghi dell’altrove: utopie, distopie, eterotopie
Ferrari, Fulvio
2025-01-01
Abstract
Da molto tempo, ormai, la dimensione spaziale dei testi narrativi è al centro dell’attenzione dei critici e dei teorici della letteratura, tanto che è ormai quasi un luogo comune il riferimento allo spatial turn avvenuto nell’ambito degli studi letterari. Diffusa è la consapevolezza che ogni racconto disegna un proprio mondo e, di conseguenza, un proprio spazio, e che questo mondo narrativo intrattiene un rapporto complesso con il mondo reale, un mondo a sua volta ambiguo e sfuggente, immaginato e ricreato da chiunque lo abiti. Sulla base di queste riflessioni, un gruppo intergenerazionale di stu- diosi di diversa provenienza e di diverse discipline ha deciso di approfondire le questioni legate alla costruzione narrativa di spazi e mondi fantastici, interrogandosi in particolare sul significato che questa costruzione assume nel rapporto di differenziazione e di opposizione nei confronti del mondo attuale. Centrali, da questo punto di vista, appaiono i concetti di utopia, distopia ed eterotopia che permettono di analizzare e interpretare testi che proiettano in un altrove spesso – ma non sempre – collocato nel futuro le speranze di una società armonica o, al contrario, l’incubo di una società alienante e oppressiva.| File | Dimensione | Formato | |
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