Questo libro parla di una relazione antichissima che oggi continua a essere di grande attualità: la relazione fra uomini e animali. Lo fa servendosi di un concetto giuridico, il danno, che è stato il primo fenomeno indotto da questa relazione a stimolare l’esigenza di concepire una disciplina giuridica del rapporto fra uomo e animale. Dopo essersi interrogato sul significato che la recente riforma dell’art. 9 Cost. può assumere per l’interprete interessato a coltivare il diritto che riguarda gli animali, il volume muove da un’analisi storica che prende avvio dai tempi preistorici della domesticazione e attraversa tutta l’esperienza giuridica occidentale – il diritto romano, il diritto intermedio, il giusnaturalismo e le codificazioni – per giungere ad analizzare la disciplina contemporanea del danno cagionato dall’animale accolto nel consesso umano. Il danno viene esplorato anche quando è espressione della perdita della relazione affettiva generatasi nel rapporto fra uomo e animale, in un’analisi che giunge a prospettare soluzioni inedite per giustificare la risarcibilità di un danno inferto a una «cosa senziente» che scegliamo di accudire per soddisfare un interesse affettivo. Infine, il volume esplora i nuovi problemi che si pongono quando l’animale non assoggettato al dominio umano, perché randagio o selvatico, entra in conflitto con gli interessi antropici, determinando danni che generano contenziosi che oggi sono in crescita esponenziale. Anche in questo caso l’analisi esita nella proposta di soluzioni innovative, indispensabili per consentire che la convivenza fra uomini e animali prosegua felicemente anche nell’Antropocene avanzato.
Il danno nella relazione tra uomini e animali: storia e attualità di un problema / Izzo, Umberto. - 51:(2025). [10.15168/11572_466510]
Il danno nella relazione tra uomini e animali: storia e attualità di un problema
Izzo, Umberto
2025-01-01
Abstract
Questo libro parla di una relazione antichissima che oggi continua a essere di grande attualità: la relazione fra uomini e animali. Lo fa servendosi di un concetto giuridico, il danno, che è stato il primo fenomeno indotto da questa relazione a stimolare l’esigenza di concepire una disciplina giuridica del rapporto fra uomo e animale. Dopo essersi interrogato sul significato che la recente riforma dell’art. 9 Cost. può assumere per l’interprete interessato a coltivare il diritto che riguarda gli animali, il volume muove da un’analisi storica che prende avvio dai tempi preistorici della domesticazione e attraversa tutta l’esperienza giuridica occidentale – il diritto romano, il diritto intermedio, il giusnaturalismo e le codificazioni – per giungere ad analizzare la disciplina contemporanea del danno cagionato dall’animale accolto nel consesso umano. Il danno viene esplorato anche quando è espressione della perdita della relazione affettiva generatasi nel rapporto fra uomo e animale, in un’analisi che giunge a prospettare soluzioni inedite per giustificare la risarcibilità di un danno inferto a una «cosa senziente» che scegliamo di accudire per soddisfare un interesse affettivo. Infine, il volume esplora i nuovi problemi che si pongono quando l’animale non assoggettato al dominio umano, perché randagio o selvatico, entra in conflitto con gli interessi antropici, determinando danni che generano contenziosi che oggi sono in crescita esponenziale. Anche in questo caso l’analisi esita nella proposta di soluzioni innovative, indispensabili per consentire che la convivenza fra uomini e animali prosegua felicemente anche nell’Antropocene avanzato.| File | Dimensione | Formato | |
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