Questo saggio focalizza l’attenzione sul processo di formazione degli stereotipi fra i diversi gruppi etnici nell’ex Unione sovietica e analizza il ruolo che la fiducia (negli altri e nelle istituzioni) gioca nell’arginare la visione stereotipata degli appartenenti agli altri gruppi. I dati riportati riguardano una indagine sul campo che ha coinvolto 6522 soggetti residenti nella Federazione Russa (Bashkortostan, Russia, Karelia, Komi, Sakha, Yakutia e Tatarstan) ed in Ucraina (Crimea e Ucraina). Dopo aver brevemente descritto la distribuzione del fenomeno fra i vari gruppi etnici, questo lavoro estende l'analisi cercando di individuare i fattori che favoriscono o, al contrario, frenano la formazione degli stereotipi. In particolare, dopo aver suddiviso i partecipanti all'indagine in gruppi omogenei (primary russians, primary titulars, divided loyalties e marginals) in base al criterio suggerito da Poppe e Hagendoorn (2001), l'analisi causale multigruppo conferma l'importanza della fiducia, ma anche la necessità di distinguere fra gli stereotipi per l'in e per l'out-group. La fiducia contribuisce, infatti, maggiormente alla riduzione delle visione distorta dell'out-group, più che del gruppo di appartenenza. Inoltre, l'effetto è più forte nei gruppi etnici più omogenei (primary titulars, primary Russians). Un'analisi ulteriore, che ha tenuto conto del livello di appartenenza religiosa (cristiani, ortodossi e musulmani), ha evidenziato l'importanza di estendere le prossime ricerche includendo la presenza di altre reti sociali di appartenenza più ampie che possono contribuire a rendere più sfumata la percezione delle differenze etniche, creando cerchie di appartenenza trasversali che affievoliscono gli stereotipi verso l'out-group etnico.
Ethnic Identity and Stereotypes among Social Groups in the Former Soviet Union
Peri, Pierangelo;Loner, Enzo
2007-01-01
Abstract
Questo saggio focalizza l’attenzione sul processo di formazione degli stereotipi fra i diversi gruppi etnici nell’ex Unione sovietica e analizza il ruolo che la fiducia (negli altri e nelle istituzioni) gioca nell’arginare la visione stereotipata degli appartenenti agli altri gruppi. I dati riportati riguardano una indagine sul campo che ha coinvolto 6522 soggetti residenti nella Federazione Russa (Bashkortostan, Russia, Karelia, Komi, Sakha, Yakutia e Tatarstan) ed in Ucraina (Crimea e Ucraina). Dopo aver brevemente descritto la distribuzione del fenomeno fra i vari gruppi etnici, questo lavoro estende l'analisi cercando di individuare i fattori che favoriscono o, al contrario, frenano la formazione degli stereotipi. In particolare, dopo aver suddiviso i partecipanti all'indagine in gruppi omogenei (primary russians, primary titulars, divided loyalties e marginals) in base al criterio suggerito da Poppe e Hagendoorn (2001), l'analisi causale multigruppo conferma l'importanza della fiducia, ma anche la necessità di distinguere fra gli stereotipi per l'in e per l'out-group. La fiducia contribuisce, infatti, maggiormente alla riduzione delle visione distorta dell'out-group, più che del gruppo di appartenenza. Inoltre, l'effetto è più forte nei gruppi etnici più omogenei (primary titulars, primary Russians). Un'analisi ulteriore, che ha tenuto conto del livello di appartenenza religiosa (cristiani, ortodossi e musulmani), ha evidenziato l'importanza di estendere le prossime ricerche includendo la presenza di altre reti sociali di appartenenza più ampie che possono contribuire a rendere più sfumata la percezione delle differenze etniche, creando cerchie di appartenenza trasversali che affievoliscono gli stereotipi verso l'out-group etnico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione