Le città contemporanee rappresentano solo una delle infinite storie che avrebbero potuto prendere forma nel corso dei secoli. Oggi abbiamo la possibilità di ricostruire e immaginare alcune di queste altre storie grazie ai documenti d’archivio, soprattutto ai disegni di progetto e all’iconografia storica, quando ancora esistenti. Tuttavia, l’estetica dell’immagine contemporanea, anche grazie alle tecnologie digitali, apre la fruizione dei materiali storico-archivistici a nuove dimensioni. Una potenziale soluzione per soddisfarle aspettative dell’odierna cultura visuale potrebbe prevedere l’integrazione di immagini e modelli digitali da rilievi 3D e documenti storici. Le fonti d’archivio, infatti, possono servire sia come riferimento storico, ad esempio per ricostruire modelli virtuali 3D di progetti mai realizzati, sia come supporto figurativo, per confrontare o manipolare l’iconografia storica e le immagini della realtà odierna. In entrambi i casi, l’integrazione tra iconografia storica e immagini e modelli digitali può seguire diverse declinazioni, come l’approccio evocativo e quello razionale. La rappresentazione evocativa può basarsi, ad esempio, sull’uso di nuvole di punti per creare suggestioni di ambienti urbani mai realizzati, mentre quella razionale può sfruttare la modellazione volumetrica per sovrapporre alla realtà elementi urbani non costruiti. Allo stesso tempo, possiamo evocare inedite atmosfere attraverso la manipolazione di iconografia d’epoca e fotografie, oppure sovrapporre e confrontare razionalmente le rappresentazioni storiche della città con le immagini della città attuale. Lo scopo di questo contributo è quindi quello di presentare un metodo di lavoro a basso costo per creare una nuova iconografia della città, anche basata su modelli digitali esplorabili di un ambiente urbano e dei suoi scenari mai compiuti. La metodologia è sviluppata su Piazza d’Arogno, punto nevralgico del centro storico di Trento, e più specificamente sulla scalinata che collega la piazza ad uno degli assi viari principali della città. In primo luogo, sulla base dell’ampio materiale archivistico già disponibile da precedenti ricerche, abbiamo selezionato i principali documenti relativi al progetto della scalinata, in particolare i disegni artistici che ritraggono il sito prima e dopo l’intervento, nonché gli elaborati grafici e le relazioni tecniche che illustrano le diverse ipotesi di raccordo tra la piazza e la strada. Successivamente, sono stati acquisiti i dati geometrici e colorimetrici con uno strumento di rilievo a basso costo, ovvero una fotocamera 360°. Elaborando i dati acquisiti con il rilievo digitale (fotografie e video sferici), abbiamo generato una nuvola di punti 3D colorata della scala allo stato attuale. I dati metrici e storici sono stati quindi integrati e utilizzati in due modi: per confrontare Piazza d’Arogno prima e dopo il progetto effettivamente compiuto, e per ricostruire il modello 3D delle principali ipotesi progettuali mai realizzate. Entrambe le soluzioni sono state sviluppate seguendo tanto l’approccio razionale quanto quello evocativo. I risultati di questa sperimentazione sono dunque due diversi esempi di modelli 3D esperibili in Realtà Virtuale e Aumentata, e una nuova iconografia urbana da fruire in modo statico o interattivo. In conclusione, questo contributo mostra le potenzialità dell’integrazione di rilievi digitali 3D low-cost e documenti d’archivio per la creazione di nuove rappresentazioni della città, capaci di comunicare razionalmente o evocativamente le sue altre storie.

Contemporary cities represent only one of the infinite number of stories that could have taken shape over the centuries. Today, we can reconstruct and imagine some of these other stories thanks to archival documents, especially project drawings and historical iconography, when they are still in existence. However, contemporary image aesthetics, also thanks to digital technologies, seeks new dimensions for the fruition of historical documents and iconography. One potential solution to align with contemporary image aesthetics could involve integrating digital images and models acquired and processed from 3D surveys, along with historical documents. These archival sources can serve both as a historical reference (e.g., for reconstructing 3D virtual models of projects that were never realised) and as figurative support (e.g. by comparing or manipulating historical iconography and images of reality). In both cases, the integration between historical iconography and digital images and models can follow different declinations, such as the evocative and the rational approach. For instance, evocative representation can be based on the use of point clouds to create suggestions of urban environments, while rational representation can exploit volumetric modelling to overlay unbuilt urban elements on reality. At the same time, we can evoke suggestive new atmospheres through the manipulation of photographs and historical iconography, or rationally overlay and compare historical representations of the city with photos of current reality. Therefore, the purpose of this contribution is to present a low-cost workflow for creating a new digital iconography and explorable digital models of an existing urban environment and its unrealized alternative scenarios. The methodological approach is developed on Piazza d’Arogno, a nodal urban spot in the historic centre of Trento, and more specifically on the staircase that connects it to one of the main street axes. First, based on the extensive archival materials already available from previous research, we selected the main documents related to the staircase project of Piazza d’Arogno. Specifically, two types of historical documents were chosen: artistic drawings depicting the site before and after the design intervention, and project drawings and technical documents outlining the different design hypotheses. Then geometric and RGB data was acquired with a low-cost surveying tool, such as a 360° camera. By processing the survey data (i.e., spherical photos and videos), we generated a coloured 3D point cloud of the existing staircase as it is. Survey and historical data were then integrated and utilised in two different ways: for comparing Piazza d’Arogno before and after the completed project, and to reconstruct the 3D model of the main design hypotheses that were never realised. Both solutions were developed according to possible rational and evocative approaches. The outcomes of this experimentation are two different examples of 3D models that can be experienced in Virtual and Augmented Realities and new digital images to be experienced statically or interactively. In conclusion, this contribution shows the potential of combining low-cost 3D digital survey with archival documents for the creation of visual outputs to rationally or emotionally experience other stories.

Other Stories. Virtual Reconstruction of Different Design Hypotheses for Piazza d’Arogno in Trento / Maragno, Anna; Barbini, Ambra; Bernardini, Elena; Chioni, Chiara. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 533-545.

Other Stories. Virtual Reconstruction of Different Design Hypotheses for Piazza d’Arogno in Trento

Maragno, Anna
;
Barbini, Ambra;Bernardini, Elena;Chioni, Chiara
2024-01-01

Abstract

Le città contemporanee rappresentano solo una delle infinite storie che avrebbero potuto prendere forma nel corso dei secoli. Oggi abbiamo la possibilità di ricostruire e immaginare alcune di queste altre storie grazie ai documenti d’archivio, soprattutto ai disegni di progetto e all’iconografia storica, quando ancora esistenti. Tuttavia, l’estetica dell’immagine contemporanea, anche grazie alle tecnologie digitali, apre la fruizione dei materiali storico-archivistici a nuove dimensioni. Una potenziale soluzione per soddisfarle aspettative dell’odierna cultura visuale potrebbe prevedere l’integrazione di immagini e modelli digitali da rilievi 3D e documenti storici. Le fonti d’archivio, infatti, possono servire sia come riferimento storico, ad esempio per ricostruire modelli virtuali 3D di progetti mai realizzati, sia come supporto figurativo, per confrontare o manipolare l’iconografia storica e le immagini della realtà odierna. In entrambi i casi, l’integrazione tra iconografia storica e immagini e modelli digitali può seguire diverse declinazioni, come l’approccio evocativo e quello razionale. La rappresentazione evocativa può basarsi, ad esempio, sull’uso di nuvole di punti per creare suggestioni di ambienti urbani mai realizzati, mentre quella razionale può sfruttare la modellazione volumetrica per sovrapporre alla realtà elementi urbani non costruiti. Allo stesso tempo, possiamo evocare inedite atmosfere attraverso la manipolazione di iconografia d’epoca e fotografie, oppure sovrapporre e confrontare razionalmente le rappresentazioni storiche della città con le immagini della città attuale. Lo scopo di questo contributo è quindi quello di presentare un metodo di lavoro a basso costo per creare una nuova iconografia della città, anche basata su modelli digitali esplorabili di un ambiente urbano e dei suoi scenari mai compiuti. La metodologia è sviluppata su Piazza d’Arogno, punto nevralgico del centro storico di Trento, e più specificamente sulla scalinata che collega la piazza ad uno degli assi viari principali della città. In primo luogo, sulla base dell’ampio materiale archivistico già disponibile da precedenti ricerche, abbiamo selezionato i principali documenti relativi al progetto della scalinata, in particolare i disegni artistici che ritraggono il sito prima e dopo l’intervento, nonché gli elaborati grafici e le relazioni tecniche che illustrano le diverse ipotesi di raccordo tra la piazza e la strada. Successivamente, sono stati acquisiti i dati geometrici e colorimetrici con uno strumento di rilievo a basso costo, ovvero una fotocamera 360°. Elaborando i dati acquisiti con il rilievo digitale (fotografie e video sferici), abbiamo generato una nuvola di punti 3D colorata della scala allo stato attuale. I dati metrici e storici sono stati quindi integrati e utilizzati in due modi: per confrontare Piazza d’Arogno prima e dopo il progetto effettivamente compiuto, e per ricostruire il modello 3D delle principali ipotesi progettuali mai realizzate. Entrambe le soluzioni sono state sviluppate seguendo tanto l’approccio razionale quanto quello evocativo. I risultati di questa sperimentazione sono dunque due diversi esempi di modelli 3D esperibili in Realtà Virtuale e Aumentata, e una nuova iconografia urbana da fruire in modo statico o interattivo. In conclusione, questo contributo mostra le potenzialità dell’integrazione di rilievi digitali 3D low-cost e documenti d’archivio per la creazione di nuove rappresentazioni della città, capaci di comunicare razionalmente o evocativamente le sue altre storie.
2024
eXploЯA UID 2024. Virtual Journeys to discover inaccesible heritages
Alghero
PUBLICA
9788899586492
Settore ICAR/17 - Disegno
Settore ICAR/18 - Storia dell'Architettura
Settore CEAR-10/A - Disegno
Settore CEAR-11/A - Storia dell'architettura
Maragno, Anna; Barbini, Ambra; Bernardini, Elena; Chioni, Chiara
Other Stories. Virtual Reconstruction of Different Design Hypotheses for Piazza d’Arogno in Trento / Maragno, Anna; Barbini, Ambra; Bernardini, Elena; Chioni, Chiara. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 533-545.
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