Forse non è un caso – o quantomeno deve considerarsi una significativa coincidenza – che proprio mentre Rossini portava a termine, con Guillaume Tell, la propria parabola operistica, stesse nascendo La Straniera, la prima opera italiana dichiaratamente romantica. È vero che alcuni caratteri di questo romanticismo erano già presenti nella sua opera precedente, Il pirata; tuttavia è con La Straniera che Bellini elabora consapevolmente una drammaturgia musicale adeguata alla nuova sensibilità, programmaticamente contrapposta all’eredità rossiniana. L’allontanamento più evidente si realizza nella scrittura vocale, in uno stile declamatorio diametralmente opposto allo stile fiorito di Rossini: chi in passato lamentava l’assenza nella Straniera del caratteristico lirismo belliniano, misurava il valore musicale di quest’opera col senno di poi, misconoscendone il carattere ‘sperimentale’, orgogliosamente ostentato nel segno del teatro, dell’immedesimazione, del pathos. Il presente saggio è una disamina dei mezzi musicali con i quali Bellini mette in atto l'allontanamento dall'orizzonte rossiniano.
La Straniera di Bellini, ovvero sperimentare dopo Rossini / Uvietta, Marco. - STAMPA. - (2024), pp. 607-613.
La Straniera di Bellini, ovvero sperimentare dopo Rossini
Uvietta, Marco
2024-01-01
Abstract
Forse non è un caso – o quantomeno deve considerarsi una significativa coincidenza – che proprio mentre Rossini portava a termine, con Guillaume Tell, la propria parabola operistica, stesse nascendo La Straniera, la prima opera italiana dichiaratamente romantica. È vero che alcuni caratteri di questo romanticismo erano già presenti nella sua opera precedente, Il pirata; tuttavia è con La Straniera che Bellini elabora consapevolmente una drammaturgia musicale adeguata alla nuova sensibilità, programmaticamente contrapposta all’eredità rossiniana. L’allontanamento più evidente si realizza nella scrittura vocale, in uno stile declamatorio diametralmente opposto allo stile fiorito di Rossini: chi in passato lamentava l’assenza nella Straniera del caratteristico lirismo belliniano, misurava il valore musicale di quest’opera col senno di poi, misconoscendone il carattere ‘sperimentale’, orgogliosamente ostentato nel segno del teatro, dell’immedesimazione, del pathos. Il presente saggio è una disamina dei mezzi musicali con i quali Bellini mette in atto l'allontanamento dall'orizzonte rossiniano.File | Dimensione | Formato | |
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