L’idea di intervistare Renato Rizzi è nata in occasione del seminario "Il sacrilegio della forma" organizzato all’interno della Scuola di Dottorato del DiARC della Università Federico II di Napoli, con l’intenzione di inaugurare un dibattito intorno ad alcuni temi che si stavano indagando nella ricercad dottorale (il passaggio da idea a forma, il ‘sacro’ in architettura) e che sembrano confluire tutti significativamente nel suo ultimo progetto "Lampedusa. La Cattedrale di Solomon" esposto nel 2018 presso la sede del DiARC di Napoli e poi presso il Politecnico di Bari dove è avvenuta l’intervista. La conversazione riportata in queste pagine si è conclusa a gennaio 2020 nello studio di Rizzi a Venezia, ed è stata un’occasione per comprendere meglio il fine del suo lavoro tanto dedito alla disciplina architettonica: riaprire il sapere tecnico-scientifico al sapere ontologico-metafisico come indispensabile e inattuale orizzonte, per la nostra contemporaneità, di Architettura.
Ventuno domande a Renato Rizzi / Sansò, C. - STAMPA. - (2020).
Ventuno domande a Renato Rizzi
SANSÒ C
2020-01-01
Abstract
L’idea di intervistare Renato Rizzi è nata in occasione del seminario "Il sacrilegio della forma" organizzato all’interno della Scuola di Dottorato del DiARC della Università Federico II di Napoli, con l’intenzione di inaugurare un dibattito intorno ad alcuni temi che si stavano indagando nella ricercad dottorale (il passaggio da idea a forma, il ‘sacro’ in architettura) e che sembrano confluire tutti significativamente nel suo ultimo progetto "Lampedusa. La Cattedrale di Solomon" esposto nel 2018 presso la sede del DiARC di Napoli e poi presso il Politecnico di Bari dove è avvenuta l’intervista. La conversazione riportata in queste pagine si è conclusa a gennaio 2020 nello studio di Rizzi a Venezia, ed è stata un’occasione per comprendere meglio il fine del suo lavoro tanto dedito alla disciplina architettonica: riaprire il sapere tecnico-scientifico al sapere ontologico-metafisico come indispensabile e inattuale orizzonte, per la nostra contemporaneità, di Architettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione