I sommovimenti del 1848 nel vissuto di un funzionario asburgico: Luigi Negrelli

Luigi Negrelli viene ricordato dalla storiografia – rivestito spesso di un’intelaiatura ideale che non gli apparteneva affatto – soprattutto grazie a una delle realizzazioni di maggior rilievo dell'ingegneria civile del secolo XIX: il taglio dell'Istmo di Suez, al cui progetto contribuì in modo decisivo. La sua opera di ingegnere si è tuttavia focalizzata su una vasta rete di infrastrutture di comunicazione in tutta l’area mitteleuropea e nel settentrione italiano. Il loro rilievo non è sicuramente paragonabile al progetto di Suez, ma la loro importanza non si limitò all'Ottocento, ma risulta concretamente tangibile anche ai giorni nostri. Avvalendosi di nuove disponibilità documentarie così come di alcune recenti ricerche in campo storico-economico, territoriale e ingegneristico, è possibile produrre nuovi spunti attorno alla figura e all'opera di Luigi Negrelli, privi oltretutto di quegli aloni retorici che in passato hanno contribuito a distorcere, la sua immagine. Il saggio non intende ripercorrere la sua attività professionale, quanto piuttosto soffermarsi su un momento cruciale della sua vita, il 1848, che specie da parte della storiografia italiana è stato tradizionalmente presentato in maniera totalmente distorta. Ne emerge un fedele servitore della Monarchia asburgica, che valuta in termini particolarmente severi i protagonisti dei moti risorgimentali antiaustriaci.