La complessità delle transizioni suggerisce di utilizzare una varietà di percorsi metodologici e strategie di ricerca. Nello stesso tempo, occorre evitare un’eccessiva frammentazione dei risultati conoscitivi in materia di transizioni. La mancanza di comunicazione rappresenta un problema sia quando si verifica fra discipline giuridiche che quando impedisce il dialogo con le discipline non giuridiche. Il contributo propone alcune riflessioni sulle strategie per ridurre le barriere comunicative. Il secondo paragrafo si occupa della multidisciplinarità, intesa come utilizzazione di almeno due discipline giuridiche per analizzare le transizioni. Il terzo paragrafo è dedicato all’interdisciplinarità, intesa come forma di dialogo con discipline non giuridiche. Il quarto paragrafo sposta l’attenzione su un tema che i contributi in questo volume hanno trascurato, e cioè la possibilità che le due transizioni siano meno ‘gemelle’ di quanto si creda e richiedano accurate scelte regolatorie per generare sinergie. Il quinto paragrafo collega i profili della multidisciplinarità e interdisciplinarità all’approccio comparatistico. Il sesto paragrafo riassume gli argomenti discussi.
Come studiare le transizioni? / Bellantuono, Giuseppe. - ELETTRONICO. - 86:(2024), pp. 827-859. (Intervento presentato al convegno Le transizioni e il diritto tenutosi a Facoltà di Giurisprudenza, Università degli studi di Trento nel 21-22 settembre 2023).
Come studiare le transizioni?
Bellantuono, Giuseppe
2024-01-01
Abstract
La complessità delle transizioni suggerisce di utilizzare una varietà di percorsi metodologici e strategie di ricerca. Nello stesso tempo, occorre evitare un’eccessiva frammentazione dei risultati conoscitivi in materia di transizioni. La mancanza di comunicazione rappresenta un problema sia quando si verifica fra discipline giuridiche che quando impedisce il dialogo con le discipline non giuridiche. Il contributo propone alcune riflessioni sulle strategie per ridurre le barriere comunicative. Il secondo paragrafo si occupa della multidisciplinarità, intesa come utilizzazione di almeno due discipline giuridiche per analizzare le transizioni. Il terzo paragrafo è dedicato all’interdisciplinarità, intesa come forma di dialogo con discipline non giuridiche. Il quarto paragrafo sposta l’attenzione su un tema che i contributi in questo volume hanno trascurato, e cioè la possibilità che le due transizioni siano meno ‘gemelle’ di quanto si creda e richiedano accurate scelte regolatorie per generare sinergie. Il quinto paragrafo collega i profili della multidisciplinarità e interdisciplinarità all’approccio comparatistico. Il sesto paragrafo riassume gli argomenti discussi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione