Il volume analizza l’ipotesi in cui il credit rating abbandona la sua natura di obiettiva valutazione del rischio ed incide direttamente sulla probabilità di insolvenza dell’emittente valutato. Tale disfunzione è il frutto di specifiche normative che compromettono la neutralità del rating e ne accrescono l’effetto prociclico. In primo luogo, è approfondito il ruolo della funzione para-regolamentare (c.d. regulatory license) delle agenzie, evidenziandone la capacità di amplificare esponenzialmente le conseguenze dei downgrade. In secondo luogo, sono oggetto di indagine le clausole rating trigger, le quali potenziano l’effetto del credit rating, aggravando la prestazione cui è tenuta la parte debitrice nei contratti di finanziamento. Quindi, viene dimostrato come l’assetto dei doveri degli amministratori induca ad uniformare le decisioni gestorie ai giudizi espressi dalle agenzie, condannando le società declassate ad una condizione di ostracismo prodromica all’insolvenza. Inquadrate le cause del fenomeno distorsivo, è esaminato il grado di idoneità della responsabilità civile a ristorare l’emittente o l’investitore danneggiato. Infine, l’autore individua puntuali soluzioni atte a prevenire o a mitigare gli effetti distorsivi del credit rating, ricavandole dall’interpretazione degli obblighi posti dal Regolamento CE 1060 del 2009 e delle norme, ad esso complementari, del diritto delle società e dei mercati finanziari.
Gli effetti distorsivi del credit rating sul rischio di insolvenza: cause e rimedi normativi / Parmeggiani, Federico. - STAMPA. - 455:(2023), pp. 1-233.
Gli effetti distorsivi del credit rating sul rischio di insolvenza: cause e rimedi normativi.
Parmeggiani, Federico
2023-01-01
Abstract
Il volume analizza l’ipotesi in cui il credit rating abbandona la sua natura di obiettiva valutazione del rischio ed incide direttamente sulla probabilità di insolvenza dell’emittente valutato. Tale disfunzione è il frutto di specifiche normative che compromettono la neutralità del rating e ne accrescono l’effetto prociclico. In primo luogo, è approfondito il ruolo della funzione para-regolamentare (c.d. regulatory license) delle agenzie, evidenziandone la capacità di amplificare esponenzialmente le conseguenze dei downgrade. In secondo luogo, sono oggetto di indagine le clausole rating trigger, le quali potenziano l’effetto del credit rating, aggravando la prestazione cui è tenuta la parte debitrice nei contratti di finanziamento. Quindi, viene dimostrato come l’assetto dei doveri degli amministratori induca ad uniformare le decisioni gestorie ai giudizi espressi dalle agenzie, condannando le società declassate ad una condizione di ostracismo prodromica all’insolvenza. Inquadrate le cause del fenomeno distorsivo, è esaminato il grado di idoneità della responsabilità civile a ristorare l’emittente o l’investitore danneggiato. Infine, l’autore individua puntuali soluzioni atte a prevenire o a mitigare gli effetti distorsivi del credit rating, ricavandole dall’interpretazione degli obblighi posti dal Regolamento CE 1060 del 2009 e delle norme, ad esso complementari, del diritto delle società e dei mercati finanziari.File | Dimensione | Formato | |
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