Il Catechismo Cimbro Christlike unt korze dottrina, pubblicato a Vicenza nel 1602, rappresenta l’attestazione più antica in lingua cimbra. Si tratta della traduzione in cimbro della Dottrina christiana breve del Card. Roberto Bellarmino, pubblicata originariamente a Roma nel 1597. L’obiettivo della traduzione cimbra, condotta a più mani, era quello di contrastare la varietà delle dottrine insegnate e di prevenire, in questo modo, la possibile infiltra zione di insegnamenti eterodossi vicini a quelli della riforma protestante in una popolazione alloglotta di matrice tedesca in Italia. Da un punto di vista linguistico il catechismo cimbro rappresenta, però, anche il tentativo di elevare una lingua comune e di uso quasi esclusivamente orale al rango di lingua illustre, nel quale vengono spiegati concetti teologici e trattate questioni di dottrina e morale. Il contributo intende mettere in luce le strategie adottate a questo fine dai traduttori in equilibrio tra la resa del lessico religioso specifico assente nella lingua verso cui traducono e la necessità di offrire un testo comprensibile ai loro lettori.
The Cimbrian catechism Christlike unt korze dottrina, published in Vicenza in 1602, is the oldest testimony in the Cimbrian language. It is a translation into Cimbrian of the Dottrina christiana breve by Card. Roberto Bellarmino, originally published in Rome in 1597. The aim of the Cimbrian translation was to counteract the diversity of doctrines, and thus to prevent the possible infiltration of heterodox doctrines, close to those of the Protestant Reformation, into an alloglot population of German origin in Italy. From a linguistic point of view, the Cimbrian Catechism also represents an attempt to elevate a local language without written tradition to the rank of a standard language in which theological concepts can be explained and doctrinal issues dealt with. The article aims to show the strategies used by the translators to strike a balance between the use of specific religious vocabulary absent in the language into which they were translating, and the need to provide a text understandable to their readers.
Come rendere illustre una parlata alloglotta. Strategie traduttive nel Catechismo Cimbro del 1602 / Bidese, Ermenegildo. - STAMPA. - (2023), pp. 267-286. (Intervento presentato al convegno Lingua illustre, lingua comune tenutosi a Trento nel 23 marzo 2023).
Come rendere illustre una parlata alloglotta. Strategie traduttive nel Catechismo Cimbro del 1602
Ermenegildo Bidese
2023-01-01
Abstract
Il Catechismo Cimbro Christlike unt korze dottrina, pubblicato a Vicenza nel 1602, rappresenta l’attestazione più antica in lingua cimbra. Si tratta della traduzione in cimbro della Dottrina christiana breve del Card. Roberto Bellarmino, pubblicata originariamente a Roma nel 1597. L’obiettivo della traduzione cimbra, condotta a più mani, era quello di contrastare la varietà delle dottrine insegnate e di prevenire, in questo modo, la possibile infiltra zione di insegnamenti eterodossi vicini a quelli della riforma protestante in una popolazione alloglotta di matrice tedesca in Italia. Da un punto di vista linguistico il catechismo cimbro rappresenta, però, anche il tentativo di elevare una lingua comune e di uso quasi esclusivamente orale al rango di lingua illustre, nel quale vengono spiegati concetti teologici e trattate questioni di dottrina e morale. Il contributo intende mettere in luce le strategie adottate a questo fine dai traduttori in equilibrio tra la resa del lessico religioso specifico assente nella lingua verso cui traducono e la necessità di offrire un testo comprensibile ai loro lettori.File | Dimensione | Formato | |
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