L’intelligenza artificiale utilizzata per la generazione di immagini istantanee è un potentissimo strumento creativo che funziona tramite l’inserimento di un numero limitato di parole chiave o concetti descrittivi. A sua volta l’algoritmo accede a un infinito database di fotografie, dipinti e disegni di ogni genere e tipo attuando un processo di fusione, come una forgia digitale, in grado di restituire un ritratto di un luogo dai tratti familiari ma totalmente inesistente. Un generatore infinito di paesaggi artificiali che attingono all’immaginario visivo conosciuto per generare condizioni fisiche nuove. Un apparato ancora sottovalutato che può anche essere utilizzato come strumento precognitivo quando stimolato sulle questioni della contemporaneità perché produttore diretto e seriale di futuri plausibili. Ad esempio, provando a inserire tre questioni chiave scomposte per singole parole come «effetti climatici catastrofici» (allagamenti, inondazioni, isole, sopravvissuti), «migrazioni» (deserto, aridità, rifugi) e «sviluppo indiscriminato» (consumo risorse, turismo di massa, Dolomiti), l’immaginario visuale che ne consegne è terribilmente reale, concreto. Paesaggi apparentemente immaginari ma con qualcosa di molto prossimo alla realtà che li rende alquanto disturbanti.
Il respiro dell’acqua: tra immaginario e realtà / Favargiotti, Sara; Aimini, Matteo. - (2023), pp. 84-90.
Il respiro dell’acqua: tra immaginario e realtà
Favargiotti, Sara
;Aimini, Matteo
2023-01-01
Abstract
L’intelligenza artificiale utilizzata per la generazione di immagini istantanee è un potentissimo strumento creativo che funziona tramite l’inserimento di un numero limitato di parole chiave o concetti descrittivi. A sua volta l’algoritmo accede a un infinito database di fotografie, dipinti e disegni di ogni genere e tipo attuando un processo di fusione, come una forgia digitale, in grado di restituire un ritratto di un luogo dai tratti familiari ma totalmente inesistente. Un generatore infinito di paesaggi artificiali che attingono all’immaginario visivo conosciuto per generare condizioni fisiche nuove. Un apparato ancora sottovalutato che può anche essere utilizzato come strumento precognitivo quando stimolato sulle questioni della contemporaneità perché produttore diretto e seriale di futuri plausibili. Ad esempio, provando a inserire tre questioni chiave scomposte per singole parole come «effetti climatici catastrofici» (allagamenti, inondazioni, isole, sopravvissuti), «migrazioni» (deserto, aridità, rifugi) e «sviluppo indiscriminato» (consumo risorse, turismo di massa, Dolomiti), l’immaginario visuale che ne consegne è terribilmente reale, concreto. Paesaggi apparentemente immaginari ma con qualcosa di molto prossimo alla realtà che li rende alquanto disturbanti.File | Dimensione | Formato | |
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