«Si può fare causa al Re?». Esordiva così il problema della legittimazione processuale degli organi costituzionali, che negli ultimi anni ha impegnato non poco le giurisdizioni di ogni ordine e grado, nonché, naturalmente, i collegi giudicanti operanti presso il Quirinale, il Senato, la Camera dei deputati e la Corte costituzionale. L’autodichia interseca molte delle grandi questioni che hanno segnato la storia del diritto pubblico. Consente di apprezzare, ad esempio, i diversi ruoli interpretati dalla dottrina giuridica durante il fascismo, il delicato equilibrio di poteri nella fase della transizione costituzionale, la trasformazione dell’«Amministrazione» da soggetto a funzione, l’emersione del «provvedimento» rispetto all’«atto», l’affermazione dell’interesse legittimo come posizione giuridica sostanziale, la teoria degli ordinamenti giuridici in rapporto al problema delle «norme interne», i «nuovi» diritti di matrice internazionale (effettività della tutela e diritto all’oblio) in rapporto ad alcune prerogative tradizionali del Parlamento (immunità delle sedi, insindacabilità e potere d’inchiesta). L’indagine sulla misteriosa origine dell'autodichia non è, dunque, che il pretesto per uno sguardo più ampio sullo spazio della politica nell’intreccio tra il diritto amministrativo e il diritto costituzionale.
Indagine sull'autodichia. Miti e prospettive tra Italia e Spagna / Dalla Balla, Francesco. - STAMPA. - (2024), pp. 1-396.
Indagine sull'autodichia. Miti e prospettive tra Italia e Spagna
Dalla Balla, Francesco
2024-01-01
Abstract
«Si può fare causa al Re?». Esordiva così il problema della legittimazione processuale degli organi costituzionali, che negli ultimi anni ha impegnato non poco le giurisdizioni di ogni ordine e grado, nonché, naturalmente, i collegi giudicanti operanti presso il Quirinale, il Senato, la Camera dei deputati e la Corte costituzionale. L’autodichia interseca molte delle grandi questioni che hanno segnato la storia del diritto pubblico. Consente di apprezzare, ad esempio, i diversi ruoli interpretati dalla dottrina giuridica durante il fascismo, il delicato equilibrio di poteri nella fase della transizione costituzionale, la trasformazione dell’«Amministrazione» da soggetto a funzione, l’emersione del «provvedimento» rispetto all’«atto», l’affermazione dell’interesse legittimo come posizione giuridica sostanziale, la teoria degli ordinamenti giuridici in rapporto al problema delle «norme interne», i «nuovi» diritti di matrice internazionale (effettività della tutela e diritto all’oblio) in rapporto ad alcune prerogative tradizionali del Parlamento (immunità delle sedi, insindacabilità e potere d’inchiesta). L’indagine sulla misteriosa origine dell'autodichia non è, dunque, che il pretesto per uno sguardo più ampio sullo spazio della politica nell’intreccio tra il diritto amministrativo e il diritto costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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