La città di carta esplora la rapida ascesa della stampa economica e il modo in cui essa ha permeato la cultura urbana veneziana nel Rinascimento. In contrasto con l’immagine familiare di Venezia come “la Serenissima”, tranquilla e ordinata, evoca la vita rumorosa, mutevole e transitoria della città a livello della strada e offre la prima visione dal basso di una delle sue industrie più produttive e creative. L’esito è una prospettiva nuova e inaspettata sulla cultura rinascimentale, caratterizzata da una mobilità fluida e da un intreccio dinamico di testi, idee, merci e persone. Il libro segue il flusso di stampe effimere (opuscoli, operette e fogli volanti) che si riversò dai torchi veneziani a partire dalla fine del XV secolo – i prodotti più visibili e accessibili della tipografia, spesso venduti per le strade e declamati da intrattenitori di piazza. Strettamente intrecciati con la cultura orale, questi testi contribuirono alla creazione di pubblici nuovi, fornendo informazioni e svago a un pubblico eterogeneo e trasformando la città in un epicentro della letteratura e della performance vernacolare. Esaminando i modi in cui la produzione e la diffusione della stampa a basso costo si infiltrarono nel tessuto urbano veneziano e cambiarono il corso della vita culturale della città, il libro analizza anche il modo in cui le autorità locali cercarono di disciplinare questi flussi intensificando la censura e il controllo nel corso del XVI secolo.
La città di carta: stampa effimera e cultura urbana nella Venezia del Rinascimento / Salzberg, Rosa. - STAMPA. - 13:(2023), pp. 1-279.
La città di carta: stampa effimera e cultura urbana nella Venezia del Rinascimento
Salzberg, Rosa
2023-01-01
Abstract
La città di carta esplora la rapida ascesa della stampa economica e il modo in cui essa ha permeato la cultura urbana veneziana nel Rinascimento. In contrasto con l’immagine familiare di Venezia come “la Serenissima”, tranquilla e ordinata, evoca la vita rumorosa, mutevole e transitoria della città a livello della strada e offre la prima visione dal basso di una delle sue industrie più produttive e creative. L’esito è una prospettiva nuova e inaspettata sulla cultura rinascimentale, caratterizzata da una mobilità fluida e da un intreccio dinamico di testi, idee, merci e persone. Il libro segue il flusso di stampe effimere (opuscoli, operette e fogli volanti) che si riversò dai torchi veneziani a partire dalla fine del XV secolo – i prodotti più visibili e accessibili della tipografia, spesso venduti per le strade e declamati da intrattenitori di piazza. Strettamente intrecciati con la cultura orale, questi testi contribuirono alla creazione di pubblici nuovi, fornendo informazioni e svago a un pubblico eterogeneo e trasformando la città in un epicentro della letteratura e della performance vernacolare. Esaminando i modi in cui la produzione e la diffusione della stampa a basso costo si infiltrarono nel tessuto urbano veneziano e cambiarono il corso della vita culturale della città, il libro analizza anche il modo in cui le autorità locali cercarono di disciplinare questi flussi intensificando la censura e il controllo nel corso del XVI secolo.File | Dimensione | Formato | |
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