La posizione delle Regioni a Statuto speciale rispetto alla funzione statale di coordinamento della finanza pubblica rappresenta una tematica di rilevanza per la riflessione sulla natura stessa dell’autonomia differenziata. Le esigenze unitarie espresse da tale funzione sono state così analizzate nella prospettiva della competenza a fissare regole di convergenza per garantire la stabilità finanziaria, ma secondo modalità rispettose della specialità; in particolare, ci si è concentrati sulla questione del se e del come la separatezza dei regimi finanziari delle Regioni ad autonomia differenziata garantisca modalità di coordinamento (quantitativamente e qualitativamente) diverse da quelle proprie dell’ordinamento regionale ordinario. L’obiettivo delle relazioni raccolte – che trattano il tema tanto nella prospettiva del rapporto tra Regioni speciali e Stato, quanto nell’ottica più specifica delle relazioni tra Provincia autonoma di Trento e suoi enti locali – è quello di verificare in che cosa consista (e in che cosa possa consistere) la specialità delle Regioni ad autonomia differenziata rispetto a un coordinamento finanziario statale “ordinario” sempre più pervasivo, individuando nel principio negoziale una specifica garanzia per i poteri di entrata e di spesa statutariamente previsti.
Il coordinamento dei meccanismi di stabilità finanziaria nelle Regioni a Statuto speciale / Toniatti, Roberto; Guella, Flavio. - ELETTRONICO. - 8:(2014), pp. 1-267.
Il coordinamento dei meccanismi di stabilità finanziaria nelle Regioni a Statuto speciale
Toniatti, RobertoPrimo
;Guella, FlavioUltimo
2014-01-01
Abstract
La posizione delle Regioni a Statuto speciale rispetto alla funzione statale di coordinamento della finanza pubblica rappresenta una tematica di rilevanza per la riflessione sulla natura stessa dell’autonomia differenziata. Le esigenze unitarie espresse da tale funzione sono state così analizzate nella prospettiva della competenza a fissare regole di convergenza per garantire la stabilità finanziaria, ma secondo modalità rispettose della specialità; in particolare, ci si è concentrati sulla questione del se e del come la separatezza dei regimi finanziari delle Regioni ad autonomia differenziata garantisca modalità di coordinamento (quantitativamente e qualitativamente) diverse da quelle proprie dell’ordinamento regionale ordinario. L’obiettivo delle relazioni raccolte – che trattano il tema tanto nella prospettiva del rapporto tra Regioni speciali e Stato, quanto nell’ottica più specifica delle relazioni tra Provincia autonoma di Trento e suoi enti locali – è quello di verificare in che cosa consista (e in che cosa possa consistere) la specialità delle Regioni ad autonomia differenziata rispetto a un coordinamento finanziario statale “ordinario” sempre più pervasivo, individuando nel principio negoziale una specifica garanzia per i poteri di entrata e di spesa statutariamente previsti.File | Dimensione | Formato | |
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