Secondo dei suoi numerosi libri di poesia, Poemas a Lázaro (1960) – qui tradotto per la prima volta in italiano – è l’opera in cui José Ángel Valente va maturando una serrata ricerca espressiva in concomitanza, temporale e sostanziale, con la sua prima e innovativa produzione saggistica e critico-letteraria. I testi poetici di questa raccolta rivelano un artista che, nell’intento di conoscere la forma più autentica dell’essere, la cerca nell’essenza primigenia della parola, in un linguaggio che se ha ancora la necessità di misurarsi con le vicende della storia, per interrogarle, tende ormai ad attrarre nello spazio conoscitivo della scrittura tutto il reale, per arrivare all’irrinunciabile obiettivo di una riflessione sulla creazione artistica. Valente si ricongiunge qui a una tradizione poetica nutrita di riflessione filosofica; e al tempo stesso rifugge da quel sentimentalismo e soggettivismo, da quel puro lirismo e da quella densità metaforica che avevano segnato le precedenti stagioni liriche. La sua poesia si apre così a un dettato sobrio e condensato, spesso frammentario, volto sempre più a una vera e propria poetica del silenzio, assai prossima all’esperienza della "quietud" mistica.
Postfazione: Postille a una lettura di "Poesie a Lazzaro" di Valente / Taravacci, Pietro. - STAMPA. - 15:(2023), pp. 185-219.
Postfazione: Postille a una lettura di "Poesie a Lazzaro" di Valente
Taravacci, Pietro
2023-01-01
Abstract
Secondo dei suoi numerosi libri di poesia, Poemas a Lázaro (1960) – qui tradotto per la prima volta in italiano – è l’opera in cui José Ángel Valente va maturando una serrata ricerca espressiva in concomitanza, temporale e sostanziale, con la sua prima e innovativa produzione saggistica e critico-letteraria. I testi poetici di questa raccolta rivelano un artista che, nell’intento di conoscere la forma più autentica dell’essere, la cerca nell’essenza primigenia della parola, in un linguaggio che se ha ancora la necessità di misurarsi con le vicende della storia, per interrogarle, tende ormai ad attrarre nello spazio conoscitivo della scrittura tutto il reale, per arrivare all’irrinunciabile obiettivo di una riflessione sulla creazione artistica. Valente si ricongiunge qui a una tradizione poetica nutrita di riflessione filosofica; e al tempo stesso rifugge da quel sentimentalismo e soggettivismo, da quel puro lirismo e da quella densità metaforica che avevano segnato le precedenti stagioni liriche. La sua poesia si apre così a un dettato sobrio e condensato, spesso frammentario, volto sempre più a una vera e propria poetica del silenzio, assai prossima all’esperienza della "quietud" mistica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
15-VALENTE-05.23.pdf
Solo gestori archivio
Descrizione: Volume completo
Tipologia:
Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
962.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
962.25 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
15-Cover Valente dorso .pdf
Solo gestori archivio
Descrizione: Copertina
Tipologia:
Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
516.88 kB
Formato
Adobe PDF
|
516.88 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione