Solo due lustri fa la letteratura giuridica italiana sulla proprietà intellettuale generata in ambito accademico e sul trasferimento tecnologico era pressoché inesistente. Nel corso di pochi anni il panorama appare radicalmente mutato. Il tema è passato da esercizio dottrinale di nicchia ad argomento di assoluto rilievo, oggetto di monografie, opere collettanee e trattazioni di taglio manualistico. La spiegazione di questo crescente interesse è presto data. La gestione della proprietà intellettuale è diventata anche nel nostro Paese una funzione di primaria importanza per le università. Basta uno sguardo superficiale al contesto normativo e organizzativo riguardante il funzionamento degli atenei. La legge 240/2010 sulla riforma del sistema universitario (c.d. legge Gelmini) nomina la proprietà intellettuale nella disciplina dei codici etici accostandola ai conflitti di interesse (art. 2, c. 4). L’opera dell’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) riguarda, per diversi profili, la proprietà intellettuale. I nuovi statuti universitari, già emanati o in via di emanazione in attuazione della legge di riforma Gelmini, presentano clausole dedicate esplicitamente al trasferimento di conoscenze e tecnologie. D’altra parte, già nella vigenza del regime precedente alla riforma molti atenei italiani si erano dotati di regolamenti concernenti i brevetti universitari e le forme imprenditoriali connesse allo sfruttamento commerciale dei risultati della ricerca scientifica (c.d. spin-off e start-up). Inoltre, numerose università hanno edificato o stanno edificando strutture amministrative e gestionali dedicate al trasferimento tecnologico. Tali strutture possono oggi contare sull’opera di coordinamento di Netval, l'associazione delle università ed enti pubblici di ricerca italiani impegnati nella valorizzazione dei risultati della ricerca. È in questo scenario che si colloca l’idea di tradurre in italiano la «Guía práctica para la creación y la gestión de oficinas de transferencia de tecnología en universidades y centros de investigación de América Latina: el rol de la propiedad intelectual», che Laurent Manderieux, autorevole docente di diritto della proprietà intellettuale all’Università Bocconi di Milano e visiting professor alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento, ha redatto nel 2011 per conto dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI). Un’opera agile, redatta in un linguaggio chiaro e incisivo, dotata di una schietta vocazione interdisciplinare, dalle cui pagine traspare la vastissima esperienza internazionale del suo Autore. Un prezioso punto di riferimento per gli atenei italiani che intendono dotarsi di (o potenziare le già esistenti) strutture specializzate nel trasferimento tecnologico. [...] Laurent Manderieux ci ricorda efficacemente che il trasferimento tecnologico e la gestione della proprietà intellettuale sono funzioni complesse che implicano innanzitutto la misurazione della propria forza scientifica e consistenti investimenti in termini finanziari e di formazione del capitale umano [...]. (tratto dalla prefazione del volume scritta da Roberto Caso)

La proprietà intellettuale nelle università: guida pratica alla creazione e gestione di uffici di trasferimento tecnologico / Manderieux, Laurent. - ELETTRONICO. - 106:(2012), pp. 1-120.

La proprietà intellettuale nelle università: guida pratica alla creazione e gestione di uffici di trasferimento tecnologico

Manderieux, Laurent
2012-01-01

Abstract

Solo due lustri fa la letteratura giuridica italiana sulla proprietà intellettuale generata in ambito accademico e sul trasferimento tecnologico era pressoché inesistente. Nel corso di pochi anni il panorama appare radicalmente mutato. Il tema è passato da esercizio dottrinale di nicchia ad argomento di assoluto rilievo, oggetto di monografie, opere collettanee e trattazioni di taglio manualistico. La spiegazione di questo crescente interesse è presto data. La gestione della proprietà intellettuale è diventata anche nel nostro Paese una funzione di primaria importanza per le università. Basta uno sguardo superficiale al contesto normativo e organizzativo riguardante il funzionamento degli atenei. La legge 240/2010 sulla riforma del sistema universitario (c.d. legge Gelmini) nomina la proprietà intellettuale nella disciplina dei codici etici accostandola ai conflitti di interesse (art. 2, c. 4). L’opera dell’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) riguarda, per diversi profili, la proprietà intellettuale. I nuovi statuti universitari, già emanati o in via di emanazione in attuazione della legge di riforma Gelmini, presentano clausole dedicate esplicitamente al trasferimento di conoscenze e tecnologie. D’altra parte, già nella vigenza del regime precedente alla riforma molti atenei italiani si erano dotati di regolamenti concernenti i brevetti universitari e le forme imprenditoriali connesse allo sfruttamento commerciale dei risultati della ricerca scientifica (c.d. spin-off e start-up). Inoltre, numerose università hanno edificato o stanno edificando strutture amministrative e gestionali dedicate al trasferimento tecnologico. Tali strutture possono oggi contare sull’opera di coordinamento di Netval, l'associazione delle università ed enti pubblici di ricerca italiani impegnati nella valorizzazione dei risultati della ricerca. È in questo scenario che si colloca l’idea di tradurre in italiano la «Guía práctica para la creación y la gestión de oficinas de transferencia de tecnología en universidades y centros de investigación de América Latina: el rol de la propiedad intelectual», che Laurent Manderieux, autorevole docente di diritto della proprietà intellettuale all’Università Bocconi di Milano e visiting professor alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento, ha redatto nel 2011 per conto dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI). Un’opera agile, redatta in un linguaggio chiaro e incisivo, dotata di una schietta vocazione interdisciplinare, dalle cui pagine traspare la vastissima esperienza internazionale del suo Autore. Un prezioso punto di riferimento per gli atenei italiani che intendono dotarsi di (o potenziare le già esistenti) strutture specializzate nel trasferimento tecnologico. [...] Laurent Manderieux ci ricorda efficacemente che il trasferimento tecnologico e la gestione della proprietà intellettuale sono funzioni complesse che implicano innanzitutto la misurazione della propria forza scientifica e consistenti investimenti in termini finanziari e di formazione del capitale umano [...]. (tratto dalla prefazione del volume scritta da Roberto Caso)
2012
Trento
Università degli Studi di Trento, Dipartimento di scienze giuridiche
978-88-8443-458-6
Manderieux, Laurent
La proprietà intellettuale nelle università: guida pratica alla creazione e gestione di uffici di trasferimento tecnologico / Manderieux, Laurent. - ELETTRONICO. - 106:(2012), pp. 1-120.
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