Da una attenta ricognizione svolta sulle riviste letterarie francesi degli anni Venti e Trenta del Novecento, il panorama della letteratura italiana tradotta o recensita in Francia appare decisamente orientato in senso quasi univoco, quello degli scrittori inseriti nel movimento legato alla rivista «La Ronda». La rivista, come noto, era promotrice di un genere letterario nuovo: la prosa d’arte. Le ragioni di questa netta preferenza si possono rintracciare nella pesante intercessione di Giuseppe Ungaretti, il cui fondamentale ruolo di mediatore culturale tra Italia e Francia viene per la prima volta indagato sulla scorta dello spoglio sistematico dei periodici d’oltralpe e della corrispondenza del poeta. L’appoggio di Ungaretti agli scrittori rondisti si inserisce inoltre in un discorso più ampio, un partage classique che rivela come nei due Paesi si compia contemporaneamente una riflessione sul passato non più in chiave imitativa, ma inserita nella coscienza del proprio tempo attraverso una ricerca in ordine di moralità, razionalità e libertà da contrapporre a «un’epoca di disordine» (Cecchi) segnata profondamente dalla guerra.
La condivisione classica tra Italia e Francia nel primo dopoguerra: Ungaretti mediatore culturale per «La Ronda» / Gubert, Carla. - STAMPA. - (2004), pp. 411-420. (Intervento presentato al convegno Lingue e letterature in contatto tenutosi a Brunico (Tn) nel 24-27/08/2002).
La condivisione classica tra Italia e Francia nel primo dopoguerra: Ungaretti mediatore culturale per «La Ronda»
Gubert, Carla
2004-01-01
Abstract
Da una attenta ricognizione svolta sulle riviste letterarie francesi degli anni Venti e Trenta del Novecento, il panorama della letteratura italiana tradotta o recensita in Francia appare decisamente orientato in senso quasi univoco, quello degli scrittori inseriti nel movimento legato alla rivista «La Ronda». La rivista, come noto, era promotrice di un genere letterario nuovo: la prosa d’arte. Le ragioni di questa netta preferenza si possono rintracciare nella pesante intercessione di Giuseppe Ungaretti, il cui fondamentale ruolo di mediatore culturale tra Italia e Francia viene per la prima volta indagato sulla scorta dello spoglio sistematico dei periodici d’oltralpe e della corrispondenza del poeta. L’appoggio di Ungaretti agli scrittori rondisti si inserisce inoltre in un discorso più ampio, un partage classique che rivela come nei due Paesi si compia contemporaneamente una riflessione sul passato non più in chiave imitativa, ma inserita nella coscienza del proprio tempo attraverso una ricerca in ordine di moralità, razionalità e libertà da contrapporre a «un’epoca di disordine» (Cecchi) segnata profondamente dalla guerra.File | Dimensione | Formato | |
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