La situazione del contesto urbano della città di Trento, ad esclusione del consolidato centro storico, presenta nei tessuti di valle un diffuso carattere morfologico discontinuo che aumenta progressivamente fino a raggiungere i margini dell’edificato comunale e si acutizza in prossimità di alcuni nodi irrisolti che riguardano le infrastrutture viarie sia su ferro che su gomma. Questa discontinuità è leggibile nelle grane dei paesaggi intermedi di tipo agricolo interclusi dall’abitato, dagli edifici dell’abbandono industriale, dalle numerose aree in attesa di sviluppo, dai vuoti non lottizzati versus l’eccessiva impermeabilizzazione dei suoli o dalla monotonia tipologica delle placche industriali. Gli sfrangiati e diffusi tessuti di collina che presentano situazioni minute e puntuali diverse rispetto a quelle di Valle sono accomunati dalla stessa necessità di trovare adeguati strumenti di progetto, siano essi urbanistici che normativi, al fine di riequilibrare i meccanismi di sviluppo urbano capaci di contenere ulteriori sprechi di suolo in grado anche di fare fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico. Tale occasione è stata fornita da un primo processo di revisione degli strumenti degli accordi urbanistici, che pur appartenendo ad un’altra epoca urbanistica risalente al 1990, possono essere reinterpretati secondo le logiche più attuali, introducendo dove la legge lo consente, innovazioni parametriche prestazionali utili alla città del e al bene comune. L’obiettivo del gruppo di Ricerca TUT è la proposta di un processo per la formazione degli accordi urbanistici, che si inserisce all’interno della legislazione vigente, e quindi sia immediatamente applicabile dall’Amministrazione ma che allo stesso tempo possa supportare azioni per la transizione ecologica urbana, come primo passo per ripensare in chiave resiliente alcuni dei dispositivi in uso per la gestione del territorio. Le innovazioni proposte dal gruppo di ricerca TUT per la formazione e la valutazione degli accordi urbanistici a Trento, si inseriscono all’interno dell’approccio innovativo utilizzato per la formazione della Variante al PRG. Come quest’ultimo, si basa sul documento Strategico “Il futuro della città di Trento si costruisce oggi. Obiettivi e percorso della variante generale al Piano Regolatore Generale”, condiviso con gli stakeholder e gli organi istituzionali ed approvato dal Consiglio comunale di Trento con la Deliberazione n. 29 dell’8 Marzo 2018, attraverso il quale vengono delineate le cinque sfide che la città di Trento si trova ad affrontare.
Dall’urbanistica concordata all’urbanistica condivisa. Dispositivi di orientamento / Ricci, Mosè; Favargiotti, Sara; Aimini, Matteo; Codemo, Anna; Mannocci, Silvia. - (2021), pp. 1-39.
Dall’urbanistica concordata all’urbanistica condivisa. Dispositivi di orientamento
Ricci, Mosè;Favargiotti, Sara;Aimini, Matteo;Codemo, Anna;Mannocci, Silvia
2021-01-01
Abstract
La situazione del contesto urbano della città di Trento, ad esclusione del consolidato centro storico, presenta nei tessuti di valle un diffuso carattere morfologico discontinuo che aumenta progressivamente fino a raggiungere i margini dell’edificato comunale e si acutizza in prossimità di alcuni nodi irrisolti che riguardano le infrastrutture viarie sia su ferro che su gomma. Questa discontinuità è leggibile nelle grane dei paesaggi intermedi di tipo agricolo interclusi dall’abitato, dagli edifici dell’abbandono industriale, dalle numerose aree in attesa di sviluppo, dai vuoti non lottizzati versus l’eccessiva impermeabilizzazione dei suoli o dalla monotonia tipologica delle placche industriali. Gli sfrangiati e diffusi tessuti di collina che presentano situazioni minute e puntuali diverse rispetto a quelle di Valle sono accomunati dalla stessa necessità di trovare adeguati strumenti di progetto, siano essi urbanistici che normativi, al fine di riequilibrare i meccanismi di sviluppo urbano capaci di contenere ulteriori sprechi di suolo in grado anche di fare fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico. Tale occasione è stata fornita da un primo processo di revisione degli strumenti degli accordi urbanistici, che pur appartenendo ad un’altra epoca urbanistica risalente al 1990, possono essere reinterpretati secondo le logiche più attuali, introducendo dove la legge lo consente, innovazioni parametriche prestazionali utili alla città del e al bene comune. L’obiettivo del gruppo di Ricerca TUT è la proposta di un processo per la formazione degli accordi urbanistici, che si inserisce all’interno della legislazione vigente, e quindi sia immediatamente applicabile dall’Amministrazione ma che allo stesso tempo possa supportare azioni per la transizione ecologica urbana, come primo passo per ripensare in chiave resiliente alcuni dei dispositivi in uso per la gestione del territorio. Le innovazioni proposte dal gruppo di ricerca TUT per la formazione e la valutazione degli accordi urbanistici a Trento, si inseriscono all’interno dell’approccio innovativo utilizzato per la formazione della Variante al PRG. Come quest’ultimo, si basa sul documento Strategico “Il futuro della città di Trento si costruisce oggi. Obiettivi e percorso della variante generale al Piano Regolatore Generale”, condiviso con gli stakeholder e gli organi istituzionali ed approvato dal Consiglio comunale di Trento con la Deliberazione n. 29 dell’8 Marzo 2018, attraverso il quale vengono delineate le cinque sfide che la città di Trento si trova ad affrontare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione