L’articolo affronta lo studio delle immagini visuali prodotte dal movimento attraverso il disegno delle scenografie realizzate durante quel momento di rivoluzione teatrale, in atto tra il 1920 e il 1930, che vide la cooperazione di differenti settori dell’arte, tra cui la fotografia, la pittura, l’architettura, il cinema, la danza, la scultura, la musica. I valori visuali che innescarono la teorizzazione dell’avanguardia artistica e, successivamente, la produzione nella forma e nello spazio del disegno scenografico costituiscono un corollario di sistemi dinamici, metafora del movimento decostruito attraverso la figurazione dell’idea e al tempo stesso significazione della distorsione interpretativa. Obiettivo è quello di approfondire la questione del movimento espresso attraverso le possibili declinazioni del disegno. Lo studio delle scenografie d’avanguardia che costituivano parte della struttura caratterizzante i teatri mobili, permette di fare luce sul ruolo che ebbe l’espressione grafica in termini funzionali, compositivi ed estetici attraverso l’utilizzo di componenti semoventi, macchine e immagini all’interno del processo di formalizzazione del nuovo teatro. Tali elementi costituirono una nuova grammatica visuale non più rivolta alla ricerca di valori rappresentativi o simbolici, ma alla pura significazione di se stessa, latente di un processo di concettualizzazione che rintracciava nel disegno una corrispondenza segnica tra oggetto e soggetto.
The article deals with the study of visual images produced by the movement through the drawing’s set-design realized between 1920 and 1930, moment of theatre revolution, which saw the cooperation of different sectors of art, including photography, painting, architecture, cinema, dance, sculpture, and music. The visual values that triggered the theorization of the artistic avant-garde and, subsequently, the production of the scenographic drawing, in form and space, constitute a corollary of dynamic systems, a metaphor of the deconstructed movement through the figuration of the idea and at the same time signification of the interpretative distortion. The aim is to deepen the issue of movement expressed through the possible variations of the drawing. The study of the avant-garde set-designs that formed part of the structure characterizing the mobile theaters, allows to shed light on the role the graphic expression played in functional, compositional and aesthetic terms by self-propelled components, machines and images within the formalization process of the new theater. These elements constituted a new visual grammar no longer directed to the search for representative or symbolic values, but to the pure signification of itself, latent of a conceptualization process that traced a sign correspondence between object and subject in the drawing.
Il movimento disegnato: studi grafici sulle scenografie d'avanguardia / Vattano, Starlight. - STAMPA. - (2018), pp. 1175-1182. (Intervento presentato al convegno XVII Congreso Internacional EGA 2018. Impronta gráfica tenutosi a Alicante nel 29-30 maggio, 1 giugno 2018).
Il movimento disegnato: studi grafici sulle scenografie d'avanguardia
Vattano, Starlight
2018-01-01
Abstract
L’articolo affronta lo studio delle immagini visuali prodotte dal movimento attraverso il disegno delle scenografie realizzate durante quel momento di rivoluzione teatrale, in atto tra il 1920 e il 1930, che vide la cooperazione di differenti settori dell’arte, tra cui la fotografia, la pittura, l’architettura, il cinema, la danza, la scultura, la musica. I valori visuali che innescarono la teorizzazione dell’avanguardia artistica e, successivamente, la produzione nella forma e nello spazio del disegno scenografico costituiscono un corollario di sistemi dinamici, metafora del movimento decostruito attraverso la figurazione dell’idea e al tempo stesso significazione della distorsione interpretativa. Obiettivo è quello di approfondire la questione del movimento espresso attraverso le possibili declinazioni del disegno. Lo studio delle scenografie d’avanguardia che costituivano parte della struttura caratterizzante i teatri mobili, permette di fare luce sul ruolo che ebbe l’espressione grafica in termini funzionali, compositivi ed estetici attraverso l’utilizzo di componenti semoventi, macchine e immagini all’interno del processo di formalizzazione del nuovo teatro. Tali elementi costituirono una nuova grammatica visuale non più rivolta alla ricerca di valori rappresentativi o simbolici, ma alla pura significazione di se stessa, latente di un processo di concettualizzazione che rintracciava nel disegno una corrispondenza segnica tra oggetto e soggetto.File | Dimensione | Formato | |
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