Il 23 settembre 1737 il conte Giammaria Mazzuchelli di Brescia prendeva il suo primo contatto con l’abate Angelo Calogerà, che da otto anni era priore del Monastero di San Michele in Isola e che tre anni più tardi divenne revisore presso il Collegio dei Riformatori, nonché fondatore e direttore della «Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici», uno dei periodici eruditi più longevi e celebri del Settecento veneziano. Come spesso accade nei carteggi di Mazzuchelli, gli scambi epistolari hanno come principale argomento di discussione le biografie di letterati maggiori e minori, con lo scopo di arricchire la ricerca delle fonti per la stesura di quel progetto ciclopico e incompiuto che furono gli Scrittori d’Italia. Con questo contributo si cercherà di entrare, almeno parzialmente, nel merito di un carteggio ancora inedito, dando nota, in primis, dello stato della ricerca dei manoscritti; in secondo luogo, presentando per sommi capi i temi più salienti che emergono da uno scambio epistolare durato quasi un trentennio, cercando di gettare luce – come si vuole in questa sede – sulle dinamiche di potere che si possono riscontrare in un carteggio tra eruditi di simile rilievo culturale e politico.
«Una bagatella sopra Archimede». Il rapporto tra Giammaria Mazzuchelli e Angelo Calogerà: un carteggio durato trent’anni / Boaretto, Emilio. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno Letteratura e Potere/Poteri tenutosi a Catania nel 23-25 settembre 2021).
«Una bagatella sopra Archimede». Il rapporto tra Giammaria Mazzuchelli e Angelo Calogerà: un carteggio durato trent’anni
Emilio Boaretto
2023-01-01
Abstract
Il 23 settembre 1737 il conte Giammaria Mazzuchelli di Brescia prendeva il suo primo contatto con l’abate Angelo Calogerà, che da otto anni era priore del Monastero di San Michele in Isola e che tre anni più tardi divenne revisore presso il Collegio dei Riformatori, nonché fondatore e direttore della «Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici», uno dei periodici eruditi più longevi e celebri del Settecento veneziano. Come spesso accade nei carteggi di Mazzuchelli, gli scambi epistolari hanno come principale argomento di discussione le biografie di letterati maggiori e minori, con lo scopo di arricchire la ricerca delle fonti per la stesura di quel progetto ciclopico e incompiuto che furono gli Scrittori d’Italia. Con questo contributo si cercherà di entrare, almeno parzialmente, nel merito di un carteggio ancora inedito, dando nota, in primis, dello stato della ricerca dei manoscritti; in secondo luogo, presentando per sommi capi i temi più salienti che emergono da uno scambio epistolare durato quasi un trentennio, cercando di gettare luce – come si vuole in questa sede – sulle dinamiche di potere che si possono riscontrare in un carteggio tra eruditi di simile rilievo culturale e politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione