Il Roman des romans è un poema didattico-morale in quartine monorime di décasyllabes composto verosimilmente nella seconda metà del XII secolo. La regione di provenienza del suo autore – rimasto anonimo nonostante diverse e più o meno fantasiose proposte di identificazione avanzate in passato da filologi del calibro di Gaston Paris – è stata a lungo oggetto di disputa da parte degli studiosi: taluni ritengono infatti che il Roman sia da attribuire a uno scrittore anglo-normanno, mentre altri reputano che la lingua dell’autore rimandi piuttosto all’area orientale della Normandia confinante con il dominio piccardo. Maggiore accordo si registra in merito alla datazione dell’opera, la quale viene perlopiù ascritta, con qualche approssimazione, alla metà del XII secolo o, secondo Lecompte, agli ultimi anni del secolo medesimo. Trasmesso da dieci testimoni di cui sei completi, il Roman è stato oggetto di due distinte edizioni critiche pubblicate a distanza di un anno l’una dall’altra, seguite, qualche anno più tardi, dal ritrovamento di un fondamentale manoscritto descritto e studiato da Alfred Ewert. Il presente contributo intende dare notizia di due nuovi frammenti inediti del Roman des romans scoperti da Matteo Cova nell’ambito del progetto di censimento dei frammenti di manoscritti medievali della Provincia di Trento. Del nuovo testimone è fornita di seguito la trascrizione preceduta da una breve descrizione codicologica e paleografica. La rilevanza della scoperta verrà discussa e meglio chiarita nell’ultimo paragrafo del presente studio.
Un nuovo testimone inedito del Roman des romans: i frammenti Trento, Archivio Diocesano Tridentino, Bib. cap. 98-I e Bib. cap. 98-II / Cova, Matteo; Sorice, Gabriele. - STAMPA. - 180:(2019), pp. 113-132.
Un nuovo testimone inedito del Roman des romans: i frammenti Trento, Archivio Diocesano Tridentino, Bib. cap. 98-I e Bib. cap. 98-II
Cova, Matteo
;Sorice, Gabriele
2019-01-01
Abstract
Il Roman des romans è un poema didattico-morale in quartine monorime di décasyllabes composto verosimilmente nella seconda metà del XII secolo. La regione di provenienza del suo autore – rimasto anonimo nonostante diverse e più o meno fantasiose proposte di identificazione avanzate in passato da filologi del calibro di Gaston Paris – è stata a lungo oggetto di disputa da parte degli studiosi: taluni ritengono infatti che il Roman sia da attribuire a uno scrittore anglo-normanno, mentre altri reputano che la lingua dell’autore rimandi piuttosto all’area orientale della Normandia confinante con il dominio piccardo. Maggiore accordo si registra in merito alla datazione dell’opera, la quale viene perlopiù ascritta, con qualche approssimazione, alla metà del XII secolo o, secondo Lecompte, agli ultimi anni del secolo medesimo. Trasmesso da dieci testimoni di cui sei completi, il Roman è stato oggetto di due distinte edizioni critiche pubblicate a distanza di un anno l’una dall’altra, seguite, qualche anno più tardi, dal ritrovamento di un fondamentale manoscritto descritto e studiato da Alfred Ewert. Il presente contributo intende dare notizia di due nuovi frammenti inediti del Roman des romans scoperti da Matteo Cova nell’ambito del progetto di censimento dei frammenti di manoscritti medievali della Provincia di Trento. Del nuovo testimone è fornita di seguito la trascrizione preceduta da una breve descrizione codicologica e paleografica. La rilevanza della scoperta verrà discussa e meglio chiarita nell’ultimo paragrafo del presente studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione