Il saggio, che getta nuova luce sulle tappe tirolesi del presunto primo viaggio di Albrecht Dürer, si inserisce in un volume che tratta dei rapporti fra Verona e il Tirolo dal Medioevo fino al 1516. A partire dall’899 le incursioni ungare resero insicura tutta l’Italia settentrionale e più difficile percorrere l’antica via di collegamento fra Altino e Augusta, che passava per il valico alpino di Resia. Verona divenne il punto d’avvio di una nuova direttrice di valico, ancora tutta da tracciare, passante per il Brennero. Le mura della città, che sorgeva allo sbocco della Chiusa di Ceraino dove il passaggio di uomini e merci poteva essere facilmente sbarrato, furono consolidate in età tardoromanaostrogota. Nel 1516 l’imperatore Massimiliano I fu costretto a cedere la tanto amata Dietrich Bern, come Verona veniva chiamata nel mondo germanico, alla Repubblica di Venezia. Per secoli l’itinerario che collegava Verona con le Prealpi bavaresi aveva rappresentato una direttrice di transito fondamentale. Il nuovo tracciato del Brennero era la via attraverso cui gli imperatori compivano le loro discese in Italia, ed è per questo che in tedesco essa è detta anche “via imperiale”. Lungo questa direttrice si era sviluppata un’area economica e culturale di rilevanza europea.
Il Tirolo e “la cosa che mi è tanto piaciuta undici anni fa”: La favola del primo viaggio in Italia di Albrecht Dürer / Beato, Marcello. - STAMPA. - 7:(2015), pp. 159-176.
Il Tirolo e “la cosa che mi è tanto piaciuta undici anni fa”: La favola del primo viaggio in Italia di Albrecht Dürer
Beato, Marcello
2015-01-01
Abstract
Il saggio, che getta nuova luce sulle tappe tirolesi del presunto primo viaggio di Albrecht Dürer, si inserisce in un volume che tratta dei rapporti fra Verona e il Tirolo dal Medioevo fino al 1516. A partire dall’899 le incursioni ungare resero insicura tutta l’Italia settentrionale e più difficile percorrere l’antica via di collegamento fra Altino e Augusta, che passava per il valico alpino di Resia. Verona divenne il punto d’avvio di una nuova direttrice di valico, ancora tutta da tracciare, passante per il Brennero. Le mura della città, che sorgeva allo sbocco della Chiusa di Ceraino dove il passaggio di uomini e merci poteva essere facilmente sbarrato, furono consolidate in età tardoromanaostrogota. Nel 1516 l’imperatore Massimiliano I fu costretto a cedere la tanto amata Dietrich Bern, come Verona veniva chiamata nel mondo germanico, alla Repubblica di Venezia. Per secoli l’itinerario che collegava Verona con le Prealpi bavaresi aveva rappresentato una direttrice di transito fondamentale. Il nuovo tracciato del Brennero era la via attraverso cui gli imperatori compivano le loro discese in Italia, ed è per questo che in tedesco essa è detta anche “via imperiale”. Lungo questa direttrice si era sviluppata un’area economica e culturale di rilevanza europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione