Virtù e educazione tra Socrate e Platone La prima riflessione esplicita e argomentata sul tema della virtù e sulla possibilità di un’educazione che porti ad acquisirla la troviamo nei dialoghi platonici, sulla bocca di Socrate. Questo intervento si propone di attingere ad alcuni di essi (Gorgia, Protagora, Repubblica) per la ricostruzione dei termini di un dibattito epocale, che coinvolse Socrate e il circolo dei suoi compagni, ma soprattutto ebbe una drammatica rilevanza etica e politica ad Atene nel periodo più turbolento della sua storia (l’ultimo trentennio del V secolo), in cui sono appunto ambientati i dialoghi. Si cercherà di mostrare, sulla base del valore documentario della rappresentazione platonica, in che modo la definizione stessa della virtù fosse diventata una questione divisiva, indice dei conflitti interni alla cultura della polis, e in che senso Platone attribuisca a Socrate la scoperta di un principio risolutivo (il nesso tra virtù e sapere), con cui diventava possibile superare sia le ambiguità dell’educazione poetica tradizionale sia la strumentalità dei nuovi modelli di formazione politica. Sulla base di questo nesso, il Socrate platonico si contrappone, nel Protagora, alla “società educante” descritta dal sofista, e ridefinisce, nella Repubblica, il catalogo e la distribuzione delle virtù funzionalmente utili a una città giusta.
Virtù ed educazione tra Socrate e Platone / de Luise, F.. - STAMPA. - (2022), pp. 46-68.
Virtù ed educazione tra Socrate e Platone
F. de Luise
2022-01-01
Abstract
Virtù e educazione tra Socrate e Platone La prima riflessione esplicita e argomentata sul tema della virtù e sulla possibilità di un’educazione che porti ad acquisirla la troviamo nei dialoghi platonici, sulla bocca di Socrate. Questo intervento si propone di attingere ad alcuni di essi (Gorgia, Protagora, Repubblica) per la ricostruzione dei termini di un dibattito epocale, che coinvolse Socrate e il circolo dei suoi compagni, ma soprattutto ebbe una drammatica rilevanza etica e politica ad Atene nel periodo più turbolento della sua storia (l’ultimo trentennio del V secolo), in cui sono appunto ambientati i dialoghi. Si cercherà di mostrare, sulla base del valore documentario della rappresentazione platonica, in che modo la definizione stessa della virtù fosse diventata una questione divisiva, indice dei conflitti interni alla cultura della polis, e in che senso Platone attribuisca a Socrate la scoperta di un principio risolutivo (il nesso tra virtù e sapere), con cui diventava possibile superare sia le ambiguità dell’educazione poetica tradizionale sia la strumentalità dei nuovi modelli di formazione politica. Sulla base di questo nesso, il Socrate platonico si contrappone, nel Protagora, alla “società educante” descritta dal sofista, e ridefinisce, nella Repubblica, il catalogo e la distribuzione delle virtù funzionalmente utili a una città giusta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione