Sia nel campo commerciale sia in quello scientifico si pone il problema del controllo dell’informazione (più sinteticamente, ma perdendo in esattezza, si parla anche di «controllo dell’accesso all’informazione»). Tuttavia, esiste una divaricazione tra il controllo dell’informazione che, in ambito commerciale, fa leva sulla proprietà intellettuale e quello che, nel perimetro della comunità scientifica, si basa sulle norme informali. Qual è l’impatto delle tecnologie digitali su queste diverse concezioni del controllo dell’informazione e sulle relazioni che tra esse si pongono? Per cercare di dare risposta al quesito il mio ragionamento si struttura secondo la seguente scansione logica. Nel paragrafo 2 vengono riassunti i termini della diversità tra proprietà intellettuale e norme informali della comunità scientifica. Nel paragrafo 3 si accenna al sistema tradizionale delle pubblicazioni scientifiche ed al problema dell’aumento esponenziale del prezzo dei periodici. Nel paragrafo 4 si descrivono brevemente alcuni caratteri fondamentali delle tecnologie digitali e la loro ricaduta sulle forme di controllo dell’informazione. Nel paragrafo 5 si pone l’accento sugli abusi a cui si presta il potere generato dal controllo rigido ed accentrato dell’informazione. Nel paragrafo 6 si denuncia il rischio che il controllo rigido ed accentrato dell’informazione improntato a logiche commerciali colonizzi la conoscenza scientifica rendendola meno accessibile agli scienziati ed al pubblico. Nel paragrafo 7 si illustra come la comunità scientifica stia cercando di contrastare questo rischio con il movimento che va sotto il nome di Open Access (OA) e come tale movimento sia supportato da dichiarazioni, policies e linee-guida di istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali. Nel paragrafo 8 si passano in rassegna alcuni ostacoli che si frappongono alla definitiva affermazione dell’OA come modello alternativo (o complementare) alla forma tradizionale di editoria scientifica.
L’Open Access alle pubblicazioni scientifiche: una nuova speranza / Caso, Roberto. - ELETTRONICO. - Relazione introduttiva(2009).
L’Open Access alle pubblicazioni scientifiche: una nuova speranza
Caso, Roberto
2009-01-01
Abstract
Sia nel campo commerciale sia in quello scientifico si pone il problema del controllo dell’informazione (più sinteticamente, ma perdendo in esattezza, si parla anche di «controllo dell’accesso all’informazione»). Tuttavia, esiste una divaricazione tra il controllo dell’informazione che, in ambito commerciale, fa leva sulla proprietà intellettuale e quello che, nel perimetro della comunità scientifica, si basa sulle norme informali. Qual è l’impatto delle tecnologie digitali su queste diverse concezioni del controllo dell’informazione e sulle relazioni che tra esse si pongono? Per cercare di dare risposta al quesito il mio ragionamento si struttura secondo la seguente scansione logica. Nel paragrafo 2 vengono riassunti i termini della diversità tra proprietà intellettuale e norme informali della comunità scientifica. Nel paragrafo 3 si accenna al sistema tradizionale delle pubblicazioni scientifiche ed al problema dell’aumento esponenziale del prezzo dei periodici. Nel paragrafo 4 si descrivono brevemente alcuni caratteri fondamentali delle tecnologie digitali e la loro ricaduta sulle forme di controllo dell’informazione. Nel paragrafo 5 si pone l’accento sugli abusi a cui si presta il potere generato dal controllo rigido ed accentrato dell’informazione. Nel paragrafo 6 si denuncia il rischio che il controllo rigido ed accentrato dell’informazione improntato a logiche commerciali colonizzi la conoscenza scientifica rendendola meno accessibile agli scienziati ed al pubblico. Nel paragrafo 7 si illustra come la comunità scientifica stia cercando di contrastare questo rischio con il movimento che va sotto il nome di Open Access (OA) e come tale movimento sia supportato da dichiarazioni, policies e linee-guida di istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali. Nel paragrafo 8 si passano in rassegna alcuni ostacoli che si frappongono alla definitiva affermazione dell’OA come modello alternativo (o complementare) alla forma tradizionale di editoria scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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