Per definizione, i sistemi ad energia solare hanno bisogno di una continuata ed inostruita esposizione al sole. Le caratteristiche proprie dell'energia solare possono, tuttavia, essere fonte di problemi. A causa delle traiettorie seguite dai raggi solari (che variano in funzione della latitudine, delle ore della giornata e delle stagioni dell'anno) può accadere che ostacoli collocati su fondi finitimi a quello su cui i collettori sono installati blocchino il flusso di luce e proiettino ombre sugli stessi collettori, compromettendone il funzionamento e l'efficienza. Il fondamento dell'affermazione testé formulata è pressoché intuitivo. L'osservatore che, in un punto dato, segua i movimenti del sole, noterà che quest'ultimo descrive quotidianamente nel cielo, da est ad ovest, un arco che tocca il suo punto più alto sull'orizzonte a mezzogiorno. Detti archi, a loro volta, variano nel corso dell'anno. Per la precisione, l'arco più basso sull'orizzonte viene descritto, dal sole, il giorno del solstizio d'inverno che coincide con il 21 dicembre. L'arco più alto sull'orizzonte viene descritto il giorno del solstizio d'estate. Da dicembre al solstizio di giugno gli archi sono crescenti, nel senso che il sole tocca, a mezzogiorno, punti sempre più alti sull'orizzonte. Viceversa, essi decrescono da giugno a dicembre. Gli archi descritti nel cielo dal sole, infine, variano anche in funzione della latitudine. La descrizione succinta dei fenomeni naturali che regolano l'insolazione evidenzia come i sentieri percorsi dai raggi solari non seguano traiettorie costanti. Sul loro cammino, pertanto, non è improbabile vengano a trovarsi, anche in momenti diversi della giornata o dell'anno, degli ostacoli, essenzialmente alberi o manufatti, che detto cammino possono interrompere. In tutte le ipotesi in cui del flusso di luce si avvantaggia un'apparecchiatura solare, l'interruzione dello stesso pregiudica il funzionamento e l'efficienza di quest'ultima. Ecco, allora, sollevarsi alcuni interrogativi: cosa succede se si verifica un'interferenza con il godimento che l'utilizzatore trae dallo sfruttamento della luce del sole a fini energetici? Esiste nell'ordinamento un diritto al sole? O, più in generale, esistono strumenti per il cui tramite l'ordinamento può assicurare la fruizione, da parte delle apparecchiature solari, di un flusso inostruito di luce attraverso i fondi confinanti con quello su cui sono installate? Il presente lavoro intende approfondire la tematica relativa alla tutela dell'accesso al sole. L'analisi avrà come referente l'esperienza statunitense perché in quel Paese notevole è stata ed è la rilevanza attribuita a questo tipo di problema. La varietà di approcci con cui, nei diversi Stati, si sono apprestati strumenti giuridici atti a garantire l'insolazione inostruita delle apparecchiature, consente di enucleare, se vista in controluce, gli elementi che costituiscono l'essenza della tutela dell'accesso al sole. Le indicazioni e gli insegnamenti che emergono da detta analisi possono rivelarsi oltremodo utili per un'esperienza, quale quella italiana, ove il tema dell'accesso al sole non è ancora oggetto della dovuta attenzione.
Energia solare e "property rights": la tutela giuridica dell'accesso al sole / Pascuzzi, Giovanni. - ELETTRONICO. - 7:(1990), pp. 1-296.
Energia solare e "property rights": la tutela giuridica dell'accesso al sole
Pascuzzi, Giovanni
1990-01-01
Abstract
Per definizione, i sistemi ad energia solare hanno bisogno di una continuata ed inostruita esposizione al sole. Le caratteristiche proprie dell'energia solare possono, tuttavia, essere fonte di problemi. A causa delle traiettorie seguite dai raggi solari (che variano in funzione della latitudine, delle ore della giornata e delle stagioni dell'anno) può accadere che ostacoli collocati su fondi finitimi a quello su cui i collettori sono installati blocchino il flusso di luce e proiettino ombre sugli stessi collettori, compromettendone il funzionamento e l'efficienza. Il fondamento dell'affermazione testé formulata è pressoché intuitivo. L'osservatore che, in un punto dato, segua i movimenti del sole, noterà che quest'ultimo descrive quotidianamente nel cielo, da est ad ovest, un arco che tocca il suo punto più alto sull'orizzonte a mezzogiorno. Detti archi, a loro volta, variano nel corso dell'anno. Per la precisione, l'arco più basso sull'orizzonte viene descritto, dal sole, il giorno del solstizio d'inverno che coincide con il 21 dicembre. L'arco più alto sull'orizzonte viene descritto il giorno del solstizio d'estate. Da dicembre al solstizio di giugno gli archi sono crescenti, nel senso che il sole tocca, a mezzogiorno, punti sempre più alti sull'orizzonte. Viceversa, essi decrescono da giugno a dicembre. Gli archi descritti nel cielo dal sole, infine, variano anche in funzione della latitudine. La descrizione succinta dei fenomeni naturali che regolano l'insolazione evidenzia come i sentieri percorsi dai raggi solari non seguano traiettorie costanti. Sul loro cammino, pertanto, non è improbabile vengano a trovarsi, anche in momenti diversi della giornata o dell'anno, degli ostacoli, essenzialmente alberi o manufatti, che detto cammino possono interrompere. In tutte le ipotesi in cui del flusso di luce si avvantaggia un'apparecchiatura solare, l'interruzione dello stesso pregiudica il funzionamento e l'efficienza di quest'ultima. Ecco, allora, sollevarsi alcuni interrogativi: cosa succede se si verifica un'interferenza con il godimento che l'utilizzatore trae dallo sfruttamento della luce del sole a fini energetici? Esiste nell'ordinamento un diritto al sole? O, più in generale, esistono strumenti per il cui tramite l'ordinamento può assicurare la fruizione, da parte delle apparecchiature solari, di un flusso inostruito di luce attraverso i fondi confinanti con quello su cui sono installate? Il presente lavoro intende approfondire la tematica relativa alla tutela dell'accesso al sole. L'analisi avrà come referente l'esperienza statunitense perché in quel Paese notevole è stata ed è la rilevanza attribuita a questo tipo di problema. La varietà di approcci con cui, nei diversi Stati, si sono apprestati strumenti giuridici atti a garantire l'insolazione inostruita delle apparecchiature, consente di enucleare, se vista in controluce, gli elementi che costituiscono l'essenza della tutela dell'accesso al sole. Le indicazioni e gli insegnamenti che emergono da detta analisi possono rivelarsi oltremodo utili per un'esperienza, quale quella italiana, ove il tema dell'accesso al sole non è ancora oggetto della dovuta attenzione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
pascuzzi_accesso_al_sole_1990_protetto.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
2.9 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.9 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione